genova-ferito-maresciallo-dei-carabinieriE' stata una notte di terrore per un trentenne cosentino. Quattro malviventi a  Cosenza in un’area di parcheggio nelle vicinanze dello svincolo autostradale, con la scusa di chiedere un passaggio, sono saliti  a bordo della macchina della vittima, ferendolo, prima  al volto con una forbice e successivamente  con pesanti minacce gli intimavano di consegnar loro la somma contante di euro 500 "riscatto" per poter essere rilasciato. Il mal capitato,  derubato di portafoglio, smartphone, orologio da polso, non possedendo i contanti chiesti dalla banda di criminali  con la scusa di farsi accompagnare a casa per poter prendere il bancomat del padre e soddisfare la loro richiesta è riuscito fortunatamente  a scappare e a dare l’allarme ai genitori e ai vicini di casa. Compreso  l'intento del giovane i teppisti si sono dati alla fuga. Ma il repentino intervento del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza e Rende ha avviato una massiccia e immediata caccia all’uomo con numerosi posti di controllo, che ha consentito di intercettare in nella zona di Rende i malfattori che hanno immediatamente  tentavano di dileguarsi a forte velocità, avviando un vero e proprio inseguimento con i militari dell'arma valicando e superano persino il posto di blocco. Ma accerchiati, hanno abbandonato le autovetture per darsi ad una rocambolesca   fuga a piedi  per le campagne circostanti dove, al termine di un estenuante inseguimento, tre di essi venivano prontamente raggiunti e immobilizzati dai Carabinieri, anche il quarto è stato intercettano nella sua abitazione con addosso ancora i vestiti sporchi di fango.  Tutti e quattro sono stati tratti in arresto. I  maggiorenni ( un 24enne, un 19enne, un 18enne)  sono stati condotti nella casa circondariale di Cosenza, mentre il minorenne (di 16 anni) è stato accompagnato presso l’istituto di pena minorile di Catanzaro. Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, Dott. Domenico Frascino e personalmente coordinate dal Procuratore Capo, dott. Mario Spagnuolo.