Segni di frenata della crescita nella curva dei ricoveri nei reparti ordinari, che potrebbero raggiungere il picco entro 15 giorni, mentre in settimana è atteso il picco dei ricoveri nelle terapie intensive.

Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Per quanto riguarda la percentuale dei casi positivi ai test molecolari, a livello nazionale si osserva una fase di decrescita dopo il picco, mentre nelle regioni si osservano situazioni diverse: la grande maggioranza ha superato il picco, ma nella provincia autonoma di Bolzano la face di crescita sta frenando ed è prossima al picco; dopo la crescita si osserva una fase di stasi in Lazio, Umbria e Veneto; dopo aver superato il picco si rileva una fase iniziale di crescita in Abruzzo, Marche, Molise, che confinano fra loro.

Per quanto riguarda l’occupazione reparti ordinari, le analisi di Sebastiani indicano che “a livello nazionale è in atto una crescita frenata con oscillazioni” e che “il picco è previsto entro due settimane”. Diversa la situazione nelle regioni: nella grande maggioranza siamo in fase di discesa o di stasi, ma in Emilia Romagna si rilevano segni iniziali di frenata della crescita, in Friuli Venezia Giulia dopo una fase di arresto della crescita, negli ultimi tre giorni si osserva un nuovo aumento; in Lazio, Piemonte e Liguria la crescita è ancora lineare ma per fortuna da circa dieci giorni è calato l'aumento medio giornaliero; in Sardegna si osserva una crescita lineare e da circa 20 giorni è calato l’aumento medio giornaliero; in Valle d'Aosta la crescita è lineare e da circa 15 giorni si osserva un innalzamento dell'aumento medio giornaliero.

Per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive, a livello nazionale le analisi del matematico rilevano una “crescita frenata con oscillazioni” e il “picco è previsto ìn settimana”. Nelle regioni: nella grande maggioranza siamo in fase di discesa o di stasi, ma in Basilicata, dopo un periodo di stasi, negli ultimi cinque giorni si osserva di nuovo trend di crescita; nella provincia autonoma di Bolzano da due settimane di rileva una crescita con oscillazioni; in Lombardia e Piemonte continua inalterata da un mese una crescita molto debole.

Ecco di seguito i dati sulla percentuale di occupazione attuale dei reparti ordinari nelle regioni: Umbria (44), Valle d'Aosta (36), Calabria (34), Liguria (28), Sicilia (27), Friuli Venezia Giulia (25), Basilicata (24), Abruzzo (21), provincia autonoma di Bolzano ed Emilia Romagna (20), Marche (19), Puglia (18), Campania, Lazio e provincia autonoma di Trento (17), Lombardia (15), Toscana (14), Veneto (13), Molise e Sardegna (11), Piemonte (9).