Appresa la notizia dell’aggressione e del ferimento, subìta da due agenti di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Crotone, da parte di un detenuto affetto da patologie psichiatriche, desidero manifestare rammarico per il grave accadimento e vicinanza istituzionale al Comando di Polizia in servizio a Crotone.

Condividendo le preoccupazioni espresse dal sindacato “Polizia e Giustizia”, per il tramite del proprio segretario nazionale, occorre in ogni caso evidenziare che queste vicende ci ricordano la gravissima carenza di strutture sanitarie penitenziarie idonee, in special modo nella nostra realtà regionale e locale: più volte come autorità di garanzia sulla libertà personale siamo intervenuti, con i colleghi territoriali, in merito al delicato tema della sanità in carcere, e ad oggi dobbiamo registrare, con rammarico, che permangono drammaticamente le carenze di posti e strutture per detenuti affetti da seri disturbi e patologie psichiatriche che necessitano strutture trattamenti adeguati alle patologie in essere.

Attualmente in Calabria vi sono soltanto due REMS Residenze per l’esecuzione delle Misure di Sicurezza per detenuti dichiarati incapaci di intendere e socialmente pericolosi. Scarseggiano anche strutture psichiatriche specializzate per trattamenti penitenziari.

Auspico che le Istituzioni politiche e amministrative si adoperino al più presto per intervenire onde risolvere le criticità da tempo segnalate.