La nostra magnifica regione situata tra i due mari non finirà mai di regalarci luoghi e monumenti unici. Il fascino della Calabria ha pochi eguali nel mondo. In questa terra anche il passato è riuscito a donare elementi unici come l’affascinante Insediamento Rupestre degli “Sbariati” o “Sbandati”.

E’ questo un altro itinerario sicuramente da visitare perché capace di portare indietro la mente nella storia. Un viaggio lungo mille anni a ritroso nel tempo.

Un posto magico dove vivere una giornata immersi in un’atmosfera unica.

 

 

 

 

 

 

 

L’Insediamento Rupestre degli “Sbariati” si trova a Zungri, una località a poca distanza da Tropea, Vibo Valentia, Capo Vaticano, e dalla Costa degli Dei in generale.

La Calabria possiede molte testimonianze del periodo relativo alla presenza sul territorio dei monaci “Basiliani” e conserva tuttora grotte utilizzate come romitori e conventi proprio a Zungri, nella cosiddetta “città di pietra”, ovvero l’Insediamento Rupestre degli Sbariati.

Si tratta di un sito archeologico la cui area d’interesse è molto vasta, circa 3000 mq. Frequentato fino al XIV secolo, è stato datato dagli studiosi fra il XII e il XIV secolo, ma da studi speleologici più recenti si ipotizza la nascita tra il IX e il X secolo.

Il villaggio è costituito da circa 100 case-grotta scavate nella roccia con ambienti singoli o doppi, alcuni anche su più livelli.

Le strade interne sono costituite da percorsi-scalinate in direzione da monte a valle che conducono alle abitazioni ipogee, cioè sotterranee. Queste particolari strutture hanno forma varia, sono infatti sia di forma circolare che di forma quadrata o rettangolare, con una copertura a cupola ed un foro centrale per l’aerazione, altri hanno delle finestre circolari o rettangolari.

All’interno delle grotte ci sono molte nicchie nelle pareti che servivano a diversi scopi, vi sono perfino degli incassi per i letti e le mensole.

La visita dell’Insediamento Rupestre degli “Sbariati” di Zungri, gli archeologi consigliano di iniziare seguendo l’itinerario classificato come “percorso β”.

Partendo dal piazzale del Museo si comincerà già a scendere verso l’insediamento, si incontreranno dapprima delle cavità relative alla gestione delle acque, poi si accederà al sito vero e proprio alla fine della discesa, trovando un suggestivo ambiente stretto in una gola con una parete incisa e scavata: si tratta delle unità abitative dell’insediamento abitate più di recente.

Si accederà poi alla parte più affascinante e complessa del villaggio rupestre con la visita dei singoli ambienti, dalla storia molto antica e complessa per via delle stratificazioni degli usi nel tempo.