Questa storia ha inizio nel primo pomeriggio, di un giovedì di maggio di 31 anni fa all’interno di un salone da barbiere a Taurianova, nel Reggino.

Quel giorno un killer uccide un uomo mentre fa la barba.


La vittima – la faccia ancora sporca di schiuma – si chiama Rocco Zagari ed è un boss della ‘ndrangheta.

Il suo omicidio rappresenta il punto di non ritorno della faida tra gli Zagari-Viola-Avignone e gli Asciutto-Alampi che in due anni ha già fatto 32 morti. Il giorno seguente, il 3 maggio 1991, rimarrà agli annali come quello della “mattanza del venerdì nero”.


 

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