Corigliano-Rossano. Stava lavorando sotto il sole cocente, a una temperatura che superava i 42 gradi quando il suo cuore non ha retto più per la troppa afa. Un uomo di 59 anni è deceduto nel primo pomeriggio in località Thurio di Corigliano mentre stava svolgendo la sua mansione di bracciante agricolo in un agrumeto.

Erano le 14 del pomeriggio quando il lavoratore aveva sentito la moglie che lo ha spinto più volte a sospendere l’attività per il troppo caldo. L'uomo ha insistito nel voler continuare il lavoro che stava svolgendo, mosso da un forte senso di responsabilità. Aveva previsto di terminare il tutto per le 16 del pomeriggio.

L'agrumeto - essendo giovane - non disponeva di punti di ombra che avrebbero potuto offrire riparo all'uomo, il quale è rimasto sopraffatto dalla forte calura estiva. A Corigliano-Rossano, sul posto sono giunti - oltre che i soccorsi del 118 - anche i carabinieri e l'ispettorato del lavoro. Hanno provveduto a verbalizzato l'accaduto, inoltre la salma è stata sequestrata al fine di effettuarne l'esame autoptico. Si ipotizza che l'uomo sia morto di infarto fulminante, ma i magistrati non escludono la possibilità di un omicidio colposo.