A seguito dell'ok da parte dell'Unione Europea della messa in commercio della farina di insetto - adesso utilizzabile per vari alimenti - non poche sono state le critiche ed i dissensi da parte del settore agroalimentare e gastronomico. Tra questi, in prima linea si posiziona l’azienda agricola Mulinum, ponendosi in totale contrasto con la decisione dell’Unione Europea.

il marchio italiano - infatti - ha voluto dire 'no' all'introduzione della farina d'insetto, mettendo sul tavolo soluzioni diverse ma più adatte a quella che è la tradizione gastronomica italiana.

L’obiettivo di Mulinum - infatti - è principalmente quello di creare una filiera sostenibile e biologica tramite il recupero di antiche varietà di grano da utilizzare poi per prodotti da forno.

“Noi sposiamo – ha detto il fondatore di Mulinum Stefano Caccavari in un'intervista – l’idea dell’agricoltura biologica e del recupero dei grani antichi locali. Siamo lontanissimi dal concetto industriale che purtroppo è stato approvato pochissimi giorni fa delle farine a base di insetti, quindi una proteina animale a basso costo e di dubbia qualità da inserire nel cibo, siamo nettamente contrari”.

L’arrivo dei prodotti a base di farina di insetti sugli scaffali dei supermercati avrà un impatto sul mercato.

“Noi non temiamo un’influenza sul mercato italiano nel brevissimo termine – ha spiegato Caccavari – però quando l’Unione Europea accetta e autorizza la produzione di alcuni alimenti, come per esempio il pane o altri prodotti a base di farina con l’aggiunta di insetti, c’è da preoccuparsi perché probabilmente delle grosse multinazionali avranno un interesse molto importante. Potrebbero sostituire le proteine vegetali, che sono più costose e difficili da reperire, con proteine animali a bassissimo costo”.