"Sono vecchia, non mi spaventa nessuno.”: sono queste le parole di Halina, l'anziana signora divenuta simbolo della resistenza ucraina dopo settimane di occupazione dei russi nella sua città, Mariupol.

Non è mai fuggita nel rifugio, neanche al momento dei bombardamenti. E’ rimasta all’interno della sua casetta con i suoi gatti e le sue papere, a preparare provviste per sopravvivere all’invasione.

"Per più di un mese ho mangiato quello che c'era nel mio piccolo orto, patate, carote e rape rosse". E’ sopravvissuta così, vivendo dell’essenziale, senza paura, cercando il modo di non morire di fame.

“I sovietici non mi fanno paura, da piccola ho vissuto anche la seconda guerra mondiale": li chiama ancora così i russi: sovietici. Halina è una donna di un’altra epoca, sa bene cosa significa la guerra, sa bene cosa significa sopravvivere.

Testimoni della sua resistenza sono i militari ucraini, i quali, alla ritirata delle milizie russe, hanno provveduto a portarle viveri e regali. L’anziana signora li ha accolti in casa, come viene riportato in un video reso pubblico da Ansa, rispondendo al gesto caritatevole con “"dammi il tuo indirizzo, voglio spedire una lettera a tua moglie e dirle che sei un uomo gentile".