Sembrerebbe che il Sant’Anna di Catanzaro possa riaprire finalmente le porte ai suoi pazienti, bloccata a seguito di una sospensione dell’attività per mancata liquidità, causata da un pignoramento di circa 17 milioni di euro. A definire la situazione è stato l’incontro tra la direzione dell’ASP, gestita dal dott. Ilario Lazzaro, e i vertici del Sant’Anna rappresentati da Gianni Parisi, che insieme hanno rielaborato la posizione debitoria tra le parti.

La clinica, che ricordiamo essere un’eccellenza nel reparto cardiovascolare, potrà riprendere l’attività grazie allo sblocco di 1 milione e mezzo di euro, messi a disposizione grazie a un credito di 31 milioni che vantava nei confronti dell’ASP. Il conflitto pare sia stato risolto grazie al riconoscimento delle prestazioni avvenute tra il 2020 e 2021, dando la possibilità di stornare circa il 70% delle somme dovute. Nel mentre della verifica sul fronte giudiziario, il pignoramento verrà congelato in modo che il debito non possa aggravare sulla ripresa della clinica catanzarese.

A sostegno dell’azienda sanitaria, stamattina hanno presieduto davanti la sede dell’ASP dipendenti e operatori, ovviamente preoccupati per il proseguo dell’attività. Oltre alla funzione sanitaria, infatti, il Sant’Anna garantiva 200 posti di lavoro che risultavano attualmente a rischio.
Un passo importante per la sanità calabrese, che spera possa riemergere dalla difficile realtà che sta vivendo.

di Francesca Achito