La Calabria riparte dalla letteratura, due intense giornate organizzate dal festival Estate a Casa Berto per il capoluogo di provincia, inaugurando così Vibo Capitale Italiana del Libro 2021.

 

«Vogliamo scrivere nuove pagine della Calabria – ha dichiarato l’ideatrice del festival e figlia dello scrittore, Antonia» e con queste parole si è aperta la prima edizione “in trasferta” di Estate a Casa Berto. «È necessario cambiare la narrazione della Calabria». A confermarlo anche Paolo Mieli, protagonista della prima serata condotta dal direttore artistico della Capitale del Libro Piero Muscari, con Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia, la sindaca di Vibo Maria Limardo e l’editore Florindo Rubbettino.

 

«Con questa manifestazione ho fatto sì che Vibo Capitale del Libro sia anche la mia capitale del libro e mi sono impegnato nel protocollo presentatomi dalla sindaca Limardo. Coinvolgendo Casa Berto sono convinto che faremo grandi cose» ha commentato Mieli. «In questi anni la Calabria ha seminato fuori dai propri confini e ci sono persone, io per primo, che desiderano che la ripartenza inizi dal Mezzogiorno e soprattutto dalla Calabria. I media parlano di questa terra per stereotipi. Per questo ci tengo ad essere qui, per portare una testimonianza da fuori».

 

Una sinergia importante si è creata tra Vibo Capitale del Libro 2021 ed Estate a Casa Berto, che ha visto tra gli ospiti il Premio Strega 2021 Emanuele Trevi. Lo scrittore e critico letterario di origini calabresi durante il gremito incontro condotto da Marco Mottolese  –  co-fondatore e direttore del Festival insieme ad Antonia Berto - ha rimarcato l’importanza e la ricchezza del patrimonio letterario lasciato da Giuseppe Berto. «Sono un amico di Casa Berto e mi sono impegnato anche molto in questa riscoperta – commenta Trevi –. Oltre al capolavoro de Il male oscuro Berto ha scritto anche altri libri importanti come Il cielo è rosso e Il brigante. Per riportare interesse verso l’opera di uno scrittore c’è bisogno del concorso di molte cose. Non basta dire per principio, era bravo. Anch’io come Berto sono legato alla Calabria. La cosa che mi colpisce di questa terra è proprio il fatto che si organizzino le cose in maniera saggia e coinvolgente».

 

Due giornate ricche nella cornice di Vibo si sono concluse con una straordinaria Iaia Forte che da Venezia 78, protagonista dell’ultimo film di Mario Martone, è approdata in Calabria con “Mia nonna e i Borboni”, monologo scritto da Trevi appositamente per l’attrice napoletana. «È stato bellissimo essere qui – dichiara Iaia Forte –  perché questo è un luogo che amo e non potevo mancare a questo duplice appuntamento, Estate a casa Berto e omaggio alla città capitale del libro».