Calabria, il lato oscuro dei numeri: tra assunzioni stagionali e crisi dell’imprenditoria giovanile
Tavernise: "Altro che boom occupazionale, i giovani fuggono"

Nei giorni scorsi, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha celebrato sui suoi canali social uno "sprint" dell'occupazione: 45.930 assunzioni previste tra maggio e luglio 2025 secondo il Bollettino Excelsior. Insieme a lui, anche l'assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, ha partecipato ai “festeggiamenti”.
Tuttavia, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, ha criticato questa narrazione, sottolineando che dietro questi numeri si nasconde una realtà ben diversa, fatta di precarietà, sfruttamento e desertificazione imprenditoriale giovanile.
Imprese giovanili in caduta libera
Secondo i dati di Confesercenti, in Calabria, negli ultimi cinque anni, le imprese giovanili under 35 sono crollate del 38% . Dal 2019 al 2024, sono scomparse oltre 35.600 attività guidate da giovani nei settori del commercio, della ristorazione e dell'accoglienza, con una flessione del -22,9%, quattro volte superiore a quella delle imprese over 35 .
Attualmente, solo 1 impresa su 10 è guidata da giovani, contro il 12% di appena cinque anni fa. L'età media di chi ancora resiste alla guida di un'attività supera ormai i 51 anni.
Lavoro sommerso e precarietà nel turismo
Il settore turistico, pur essendo uno dei principali motori dell'economia calabrese, presenta gravi criticità. Secondo la Filcams Cgil, il 40% del lavoro nel turismo in Calabria è sommerso, con contratti truccati, salari da fame e precarietà cronica .
La campagna "Mettiamo il turismo sottosopra" della Filcams Cgil ha evidenziato come molti lavoratori del settore siano costretti a turni massacranti, con retribuzioni scarse e contratti non conformi alle normative.
Bandi regionali: Dunamis e Kaire
A fronte di questa emergenza sociale, i bandi regionali Dunamis e Kaire sono stati criticati per la loro scarsa efficacia. Kaire stanzia appena 7 milioni di euro per il turismo, mentre Dunamis interviene solo per contratti a tempo indeterminato, escludendo quindi il lavoro stagionale da giugno a settembre, che continua a manifestarsi in un contesto di assoluta sofferenza economica.
La proposta del Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle propone una misura strutturale e di civiltà: il salario minimo legale a 9 euro l'ora. Una riforma necessaria per restituire dignità al lavoro e frenare l'emorragia di giovani e competenze che sta svuotando il Sud.
Tavernise conclude: "Occhiuto porti avanti questa battaglia, invece di continuare a snocciolare numeri propagandistici sui social. Il lavoro non si misura con le assunzioni stagionali, ma con la qualità della vita delle persone. I calabresi hanno bisogno di contratti veri, stipendi giusti e una prospettiva. Non di like su Facebook".