Trasporti e turismo in Calabria: un legame cruciale per lo sviluppo regionale
In Calabria, l'infrastruttura di mobilità fatica a tenere il passo con le esigenze di residenti e visitatori

La Calabria soffre di un problema strutturale che ne limita il pieno potenziale turistico: il trasporto pubblico locale. Un sistema di trasporti efficiente rappresenta infatti una componente essenziale per sostenere il turismo, ma in Calabria l'infrastruttura di mobilità fatica a tenere il passo con le esigenze di residenti e visitatori. Secondo un recente rapporto, il parco autobus della Calabria è tra i più datati d'Italia, con un'età media di 12,3 anni, rispetto alla media nazionale di 10,1 anni. Inoltre, la regione non dispone ancora di mezzi a zero emissioni. Questi dati evidenziano una forte necessità di investire nel rinnovo del parco mezzi per garantire non solo efficienza e sostenibilità, ma anche un servizio adeguato alle esigenze di una regione che punta sul turismo come motore di sviluppo economico.
Un ostacolo significativo
La mancanza di collegamenti adeguati con le principali attrazioni turistiche calabresi, come il Parco Nazionale della Sila, il Parco del Pollino, le spiagge della Costa degli Dei e le città d’arte come Cosenza e Reggio Calabria, rappresenta un ostacolo significativo. I turisti che visitano la regione spesso segnalano difficoltà nello spostarsi senza un mezzo privato, limitando così le possibilità di accesso alle destinazioni meno conosciute ma altrettanto affascinanti.
Per affrontare queste problematiche, la Regione Calabria ha avviato diverse iniziative mirate a migliorare il trasporto pubblico locale e integrare soluzioni di mobilità sostenibile. Tra queste, il progetto europeo e-MOPOLI, lanciato nel 2020, si propone di incentivare la mobilità elettrica attraverso l’installazione di infrastrutture di ricarica e l’adozione di veicoli a basse emissioni. Tuttavia, il progetto è ancora in fase iniziale, e i suoi effetti non sono ancora visibili su larga scala.
Un altro passo importante è rappresentato dal Programma PR FESR-FSE+ 2021/2027, che prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro per migliorare l'accoglienza turistica. Sebbene il programma sia orientato principalmente alla riqualificazione delle strutture ricettive e alla promozione della sostenibilità, una parte di questi fondi potrebbe essere utilizzata per integrare strategie di mobilità con lo sviluppo turistico.
Cicloturismo e percorsi pedonali
Un esempio concreto di integrazione tra trasporti e turismo è stato avviato dal Dipartimento Turismo, Marketing Territoriale, Trasporto Pubblico Locale e Mobilità Sostenibile della Regione Calabria, che sta promuovendo il cicloturismo e i percorsi pedonali come forme di mobilità dolce. Queste iniziative, se adeguatamente supportate da un sistema di trasporto pubblico moderno e accessibile, potrebbero contribuire a migliorare l'esperienza turistica e ad attrarre visitatori sensibili alla sostenibilità ambientale.
Nonostante gli sforzi, però, resta evidente che senza un investimento significativo nel rinnovo dei mezzi, nel miglioramento delle infrastrutture e nella pianificazione di collegamenti strategici, la Calabria continuerà a soffrire di un sistema di trasporti inadeguato. Questo non solo penalizza i residenti, ma rappresenta un freno per un turismo che potrebbe essere molto più dinamico e capillare. Un servizio di trasporto pubblico moderno, efficiente e sostenibile è dunque una priorità non più rinviabile per garantire lo sviluppo equilibrato della regione e valorizzare pienamente il suo immenso potenziale turistico.