’Ndrina Avignone: potere e radicamento nella ‘ndrangheta di Taurianova
Una cosca storica che, dalle faide di fine Ottocento al traffico internazionale di droga, rappresenta ancora oggi un nodo cruciale nel panorama criminale della piana di Gioia Tauro

La cosca Avignone ha la sua base a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e domina con forza criminale anche il vicino centro di Cittanova. Le forze dell’ordine e la DIA descrivono la cosca come una delle più solide e ramificate della regione, con un ruolo di vertice nella malavita locale.
Alleanze strategiche e traffico di droga
Nel corso delle decadi (dagli anni ’90 in poi), l’‘ndrina ha stretto alleanze con clan importanti come i Piromalli, Mamone, Zappia e Gullace‑Raso‑Albanese, estendendo i propri traffici sulla piazza di Genova, da dove gestiva ingenti partite di droga destinate al nord Italia.
Operazioni antimafia e colpi al clan
Nel 2017, la cosca fu coinvolta nell’operazione “Gerry”, che colpì un circuito criminale che includeva anche le cosche Bellocco, Piromalli, Molè e Paviglianiti. Ancora più recente è l’operazione “Spes contra Spem” del giugno 2021, scattata contro i clan Zagari‑Fazzalari‑Viola e Avignone, con 11 misure cautelari per reati di mafia ed estorsione con metodo mafioso.
Faida di Taurianova e violenza organizzata
Tra il 1989 e il 1991, Taurianova fu teatro di una violenta faida che portò alla morte di 32 persone. Coinvolse direttamente le famiglie Avignone e Zagari, oltre a Viola e Fazzalari. L’escalation portò a ritorsioni feroci, che culminarono con uno scontro tra clan che segnò la comunità nel profondo.
Esponenti di rilievo e presenza internazionale
Figure di spicco includono l’ex boss Giuseppe Avignone, ergastolano condannato per la strage di Razzà (1977) e arrestato nel 2017, e il figlio Domenico Avignone, coinvolto nelle inchieste più recenti. La cosca ha anche ramificazioni in Nord Europa, incluso un ramo in Germania, e controlla traffici di droga e armi su scala internazionale.
Una cosca potente, ma sotto attacco
L’‘Ndina Avignone rappresenta una delle realtà criminali di maggior spessore della ‘ndrangheta calabrese. Radicata sul territorio, dotata di alleanze strategiche e capace di traffici transnazionali, resta sotto pressione per le continue operazioni antimafia. Resta comunque un elemento simbolo della capacità della ‘ndrangheta di adattarsi e rafforzarsi, nonostante gli arresti e i colpi giudiziari.