Il sindaco di Crotone rende omaggio ai tre carabinieri caduti a Verona
Vincenzo Voce in visita al Comando provinciale dell’Arma: «La città è vicina alle famiglie e a chi serve lo Stato»

Un gesto di profondo rispetto e solidarietà quello compiuto dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che nel pomeriggio di ieri si è recato presso il Comando provinciale dei Carabinieri per rendere omaggio ai tre militari morti tragicamente in servizio a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Un tributo silenzioso ma significativo, dettato dalla volontà di manifestare la vicinanza dell’intera comunità crotonese all’Arma e alle famiglie delle giovani vittime.
Il cordoglio di Crotone
Durante l’incontro con i vertici provinciali dell’Arma, il sindaco Voce ha espresso parole di partecipazione e commozione per una tragedia che ha scosso l’Italia intera: «Con la mia presenza – ha dichiarato – ho voluto testimoniare il dolore e il cordoglio della città di Crotone per la perdita di tre servitori dello Stato che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere. La nostra comunità è profondamente grata alle donne e agli uomini in uniforme che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza e legalità».
Il ringraziamento dell’Arma
Ad accogliere il primo cittadino è stato il comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone, colonnello Raffaele Giovinazzo, che ha ringraziato pubblicamente il sindaco per la sensibilità dimostrata. «La vicinanza delle istituzioni e dei cittadini – ha sottolineato il colonnello – è un sostegno prezioso in momenti di dolore come questo. L’Arma dei Carabinieri continuerà, con impegno e dedizione, a servire il Paese nel solco dei valori di sacrificio e lealtà».
Una tragedia che unisce il Paese
Il lutto che ha colpito l’Arma dei Carabinieri ha scatenato un’ondata di partecipazione in tutta Italia. Anche la Calabria ha voluto far sentire la propria voce, unita nel dolore e nel rispetto verso chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per proteggere i cittadini. Il gesto del sindaco Voce rappresenta un segnale importante di unità istituzionale e comunitaria davanti alla tragedia.