Università della Calabria
Università della Calabria

La Calabria conquista la vetta della classifica Censis 2024 grazie all’Università della Calabria (Unical), che si conferma prima tra i grandi atenei statali (quelli con 20.000-40.000 iscritti), con un punteggio complessivo di 94,3. L’ateneo di Arcavacata di Rende supera di slancio la concorrenza di università prestigiose come Pavia (90,2) e Perugia (89,3), guadagnando ulteriore autorevolezza a livello nazionale.
Il risultato premia una strategia incentrata su innovazione digitale, internazionalizzazione, servizi agli studenti e qualità della didattica, punti chiave del metodo di valutazione Censis.

Magna Graecia fanalino di coda tra i medi atenei

Il quadro, però, si fa più complesso osservando gli altri due atenei statali calabresi. L’Università Magna Graecia di Catanzaro, tra i medi atenei statali (10.000–20.000 iscritti), chiude la classifica al penultimo posto, con un punteggio di 79,8. Solo l’Università L’Orientale di Napoli ha fatto peggio.

Nonostante la specializzazione in ambito medico e sanitario e una collocazione strategica nel capoluogo regionale, l’ateneo catanzarese continua a soffrire su diversi indicatori, tra cui l’occupabilità, i servizi digitali e il supporto economico agli studenti.

Mediterranea di Reggio Calabria: giù di una posizione tra i piccoli atenei

Non sorride nemmeno l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, classificata tra i piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti). L’ateneo reggino, pur mantenendo un buon punteggio complessivo (84,3), scende dal quinto al sesto posto rispetto all’anno scorso, superato dall’Università del Sannio.

Un lieve arretramento che segnala la necessità di rilanciare la competitività dell’ateneo sul piano dell’attrattività nazionale e internazionale, pur restando un punto di riferimento per la formazione in architettura, agraria e ingegneria nel sud Italia.

Il confronto con il resto d’Italia

A livello generale, tra i mega atenei statali (oltre 40.000 iscritti), si confermano ai vertici Padova, Bologna e Pisa. In fondo alla classifica si collocano l’Università di Bari e la Federico II di Napoli.

Tra i medi atenei, brillano Trento, Udine e Politecnica delle Marche, mentre tra i piccoli, è Camerino a guidare con un punteggio di 96,0, davanti a Cassino e Tuscia.
Nei politecnici, il primato resta saldamente nelle mani del Politecnico di Milano, con 98,8 punti, seguito da Torino e Iuav di Venezia.