Vittoria Baldino
Vittoria Baldino

In vista delle prossime elezioni regionali in Calabria, il Movimento 5 Stelle punta a guidare la coalizione del centrosinistra. A dichiararlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è la deputata Vittoria Baldino, il cui nome circola insieme a quelli di Pasquale Tridico e Anna Laura Orrico tra i possibili candidati alla presidenza della Regione. “Il M5S vorrebbe avere l’onore di guidare la coalizione e io spero che sia la più ampia possibile” ha affermato Baldino, sottolineando l’importanza di un fronte progressista unito.

La vicenda della lettera intimidatoria

Baldino ha anche commentato la lettera intimidatoria inviata al Comune di Paludi (Cosenza), guidato dal padre, il sindaco del paese. “Io non ho paura, ma questa vicenda ha coinvolto direttamente la mia famiglia: anche per questo non ho esitato a rivolgermi alle autorità competenti” ha precisato, confermando la volontà di proseguire il proprio impegno politico senza condizionamenti.

Sanità, legalità e infrastrutture al centro

La deputata ha rimarcato di essere “molto orgogliosa della forza politica” che rappresenta, evidenziando come la fiducia ricevuta dai calabresi sia frutto delle battaglie portate avanti dal Movimento su temi cruciali come sanità, legalità e infrastrutture. “Vuol dire che il lavoro svolto porta dei risultati” ha aggiunto.

Rapporti con Pd e Avs e tempi per la scelta

Sulle rivendicazioni di Pd e Avs in merito alla scelta del candidato governatore, Baldino ha affermato: “Da elettore non sarei felice di vedere un risiko di nomi sui giornali. Il fronte progressista unito saprà scegliere nell’interesse dei cittadini”. Ha poi ricordato che, a livello nazionale e regionale, l’obiettivo è costruire un’alternativa seria e credibile alla destra, lavorando a intese anche in altre regioni come Marche, Campania, Toscana, Puglia e Veneto.

Critiche a Occhiuto e al centrodestra

La deputata ha espresso dure critiche nei confronti del presidente dimissionario Roberto Occhiuto, che punta a collocare il voto tra fine settembre e metà ottobre: “Ancora una volta il centrodestra utilizza i calabresi come scudo. A Occhiuto non importa di loro, vuole una riconferma per dribblare i problemi politico-giudiziari. Secondo me è un attacco alla democrazia”.