Si è presentato come un carabiniere, con tono rassicurante e una storia ben costruita: doveva confrontare contanti e gioielli per un'indagine su una rapina. Con questa scusa, un giovane di 25 anni ha truffato una donna di 94 anni, residente a Crotone, facendosi consegnare circa 60.000 euro in contanti e gioielli per un valore stimato di 8.000 euro.

Il contatto telefonico e l’inganno

Tutto ha avuto inizio con una telefonata truffaldina, durante la quale il malvivente, spacciandosi per carabiniere, ha raccontato alla vittima una presunta rapina ai danni di una gioielleria. Secondo quanto riferito dalla donna nella denuncia presentata successivamente, l’uomo le avrebbe detto di dover verificare se in casa fossero presenti oggetti compatibili con quelli rubati.

Pochi minuti dopo la chiamata, si è presentato alla porta della donna, convincendola a consegnargli quanto aveva in casa: soldi in contanti e numerosi gioielli.

Le indagini e l’identificazione del responsabile

Grazie alla collaborazione tra la Stazione dei Carabinieri di Crotone e la Sottosezione della Polizia Stradale di Sala Consilina, le indagini si sono indirizzate rapidamente verso l’autore del reato. Determinante è stato il veicolo utilizzato per compiere il raggiro, attraverso cui gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità del truffatore.

Durante la perquisizione del mezzo, è stata rinvenuta parte della refurtiva, elemento che ha rafforzato le prove contro il giovane, ora denunciato a piede libero.

Un monito per i cittadini, soprattutto anziani

Le forze dell’ordine colgono l’occasione per rilanciare l’allerta contro le truffe agli anziani, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso. Le modalità sono spesso simili: chiamate di emergenza, richieste di denaro per presunti incidenti o finte operazioni delle forze dell’ordine. L’appello è alla massima prudenza e a segnalare immediatamente situazioni sospette.

In casi come questo, la tempestività della denuncia ha permesso di identificare il colpevole e recuperare parte dei beni sottratti, ma resta forte l’invito a non fidarsi mai di chi si presenta senza un tesserino ufficiale e, in caso di dubbi, a contattare direttamente il 112.