La ‘ndrina Gallace, da Guardavalle al traffico globale di droga
Un clan radicato nella Locride che ha saputo espandersi fino a infiltrarsi in Lombardia e Lazio, consolidando reti criminali internazionali

La ‘ndrina Gallace è oggi uno dei clan più potenti e strutturati della ‘ndrangheta. Capace di espansione territoriale, traffici internazionali e logistica sofisticata, rappresenta una presenza inquietante e proiettata verso il futuro. La risposta delle forze dell’ordine, tra operazioni, confische e processi, continua una battaglia cruciale per arginare un potere mafioso in continua evoluzione.
Origini nella Locride e alleanze storiche
La 'ndrina Gallace ha le sue radici a Guardavalle, in provincia di Catanzaro, dove ha preso forma negli anni ’50. Sin dalle origini, il clan ha consolidato il controllo sugli appalti forestali locali e durante la Faida dei boschi degli anni ’70 si è alleato con le cosche Loielo e Vallelunga. Questa fase ha segnato l’ascesa di Gallace come protagonista nella criminalità organizzata regionale.
Espansione verso Nord e radicamento territoriale
Negli anni successivi, la cosca ha esteso la propria influenza ben oltre i confini calabresi. Prima approdando nel Lazio occidentale, con basi operative a Nettuno e Anzio, poi al Nord, con presenze solide in Lombardia—Milano, Legnano, Arluno e Vittuone—grazie anche a figure di vertice come Carmelo Novella. Questo processo riflette la capacità della criminalità calabrese di esportare la sua struttura all’esterno della regione.
Traffico internazionale di cocaina e alleanze strategiche
Oggi la cosca Gallace figura tra i protagonisti del traffico internazionale di cocaina proveniente dal Sudamerica. Grazie a legami con narco-cartelli spagnoli, olandesi e tedeschi e alla logistica portuale da porti strategici come quelli di Livorno, Genova, Salerno e Gioia Tauro, il clan ha costruito una rete criminale solida ed efficiente a livello globale.
Capo indiscussi e arresti chiave
Tra i leader arrestati e condannati emergono figure di spicco come Vincenzo “Cenzo” Gallace, condannato all’ergastolo per omicidio, e Cosimo Damiano Gallace, condannato a 14 anni per mafia e traffico di droga dopo la sua cattura in un bunker. Il 2022 ha visto anche l’arresto di un altro esponente di vertice, Antonio Gallace, latitante arrestato nel Lazio, dimostrando l’operatività delle forze dell’ordine su più fronti.
Blitz recenti: tonnellate di droga e milioni sequestrati
Le recenti operazioni hanno colpito duramente la rete Gallace: solo nel 2025, una maxi-inchiesta della Guardia di Finanza di Catanzaro ha portato all’arresto di nove affiliati e all’iscrizione nel registro d’indagine di altri cinquanta, nell’ambito di un traffico documentato di oltre una tonnellata di cocaina e duecento chili di hashish, con sequestri per quasi cinquantasette milioni di euro.
Reti criminali e conflitti interni
I Gallace mantengono alleanze con gruppi influenti come i Farao-Marincola di Crotone, i Leuzzi di Stignano e i Ruga di Monasterace, rafforzando il radicamento nella Locride. Tuttavia, non mancano tensioni: la cosca è tornata al centro di uno scontro armato nel 2009, conosciuto come la nuova Faida dei boschi, che ha nuovamente destabilizzato le alleanze e segnato conflitti interni.