La cosca Libri: potere, alleanze e infiltrazioni della 'ndrangheta a Reggio Calabria
Dalla seconda guerra di mafia agli ultimi processi, il clan Libri resta uno dei pilastri storici e operativi della criminalità organizzata calabrese

La cosca Libri è una delle 'ndrine più influenti della 'ndrangheta reggina, con un controllo storico sul quartiere Cannavò e una presenza consolidata in diverse zone di Reggio Calabria, tra cui Condera, Modena, Mosorrofa e San Giorgio. La famiglia ha stretto alleanze strategiche con i clan De Stefano, Tegano e Condello, formando un blocco criminale dominante nel mandamento Centro.
Il ruolo nella seconda guerra di 'ndrangheta
Durante la seconda guerra di 'ndrangheta (1985-1991), la cosca Libri si schierò al fianco dei De Stefano, assumendo un ruolo chiave nel conflitto che causò oltre 600 vittime. Domenico Libri, detto "Don Mico", divenne uno dei leader dell'alleanza, sopravvivendo a tentativi di omicidio e guidando la cosca anche durante la latitanza. Dopo il suo arresto nel 1992 a Marsiglia, fu condannato a sei ergastoli per 18 omicidi nel processo "Olimpia".
La struttura di comando e le attività illecite
Dopo la morte di Domenico Libri nel 2006, la leadership passò al fratello Pasquale, riconosciuto come "custode delle regole" della 'ndrangheta. La cosca ha mantenuto una struttura gerarchica rigida, con ramificazioni nei quartieri di San Cristoforo, Spirito Santo e Gallina. Le attività illecite includono estorsioni, traffico di droga, controllo degli appalti pubblici e infiltrazioni nel tessuto politico ed economico locale.
Le recenti operazioni giudiziarie
Negli ultimi anni, la cosca Libri è stata oggetto di numerose operazioni antimafia: Operazione "Theorema-Roccaforte" (2018): arresti per estorsione e controllo del quartiere Gallina; Operazione "Libro Nero" (2019): 17 arresti, tra cui politici locali, per collusione con la cosca; Operazione "Malefix" (2020): 21 arresti per associazione mafiosa ed estorsione; Operazione "Mercato Libero" (2021): 4 arresti per tentata estorsione.
Il processo "Atto Quarto" e le condanne del 2025
Nel 2025, il processo con rito abbreviato "Atto Quarto" ha inflitto pesanti condanne a 28 imputati legati alla cosca Libri. Le accuse includevano associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio e traffico di droga. Tra i condannati figurano Antonio Libri (14 anni) ed Edoardo Mangiola (20 anni), confermando la persistente operatività della cosca.
Una minaccia persistente
Nonostante le numerose operazioni giudiziarie e le condanne inflitte, la cosca Libri continua a rappresentare una minaccia significativa per la legalità e la sicurezza in Calabria. La sua capacità di adattamento e infiltrazione nelle istituzioni locali evidenzia la necessità di un impegno costante da parte delle forze dell'ordine e della magistratura per contrastare efficacemente la 'ndrangheta.