Crotone, arrestato in flagranza per maltrattamenti: minacciava di morte la moglie davanti alla polizia
Attivato il Codice Rosso: la donna trasferita in una struttura protetta

Una segnalazione alla centrale operativa della Questura di Crotone ha fatto scattare l’allarme: una violenta lite in un appartamento del centro cittadino ha richiesto l’immediato intervento degli agenti. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato un uomo in evidente stato di agitazione che, nonostante la loro presenza, ha continuato ad avere un atteggiamento aggressivo e minaccioso nei confronti della moglie, arrivando a pronunciare gravi minacce di morte.
A quel punto, gli agenti hanno bloccato l’uomo e proceduto all’arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia. La situazione, considerata estremamente grave, ha richiesto l’attivazione immediata delle misure di tutela previste per le vittime di violenza domestica.
Attivato il Codice Rosso e trasferimento in struttura protetta
La sezione specializzata "Reati contro la persona" della Squadra Mobile, insieme all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha immediatamente attivato il "Codice Rosso", la procedura urgente che tutela le vittime di violenza. In sinergia con i servizi sociali, è stato predisposto il trasferimento della donna in una struttura protetta, dove ha ricevuto assistenza psicologica e supporto per la messa in sicurezza.
Il provvedimento ha permesso di interrompere una spirale di violenza domestica che, secondo quanto emerso dagli approfondimenti investigativi, durava da anni.
Anni di minacce e vessazioni
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone guidata da Domenico Guarascio, hanno portato alla luce una lunga e dolorosa sequenza di episodi di violenza fisica e psicologica: insulti, vessazioni continue, minacce di morte ripetute nel tempo. La testimonianza della donna, confermata dagli elementi raccolti dagli investigatori, ha consentito di delineare un quadro chiaro di maltrattamenti protratti e sistematici.
La task force di magistrati specializzati in materia di violenza domestica ha disposto la traduzione immediata in carcere dell’uomo, ritenuto responsabile di una condotta che metteva in pericolo la vita e la libertà della moglie.
Una risposta rapida per fermare la violenza
L’arresto rappresenta un esempio di risposta tempestiva da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, grazie anche all’applicazione del Codice Rosso, strumento che permette di intervenire rapidamente per tutelare chi subisce violenze domestiche. In questo caso, l’efficienza operativa e la collaborazione tra Polizia, Procura e Servizi sociali ha consentito non solo di porre fine alle aggressioni, ma anche di garantire protezione e dignità alla vittima.