San Giovanni in Fiore, salvate due bisce dal collare barrata
Interventi di recupero e di rilascio per tutelare i rettili

Due esemplari di Biscia dal collare barrata (Natrix helvetica), tra cui una femmina adulta, sono stati tratti in salvo nei giorni scorsi in località Difesa della Serra, alla periferia di San Giovanni in Fiore, dopo essere accidentalmente caduti in un pozzo d’acqua. Impossibilitati a risalire autonomamente, i rettili sono stati notati da un cittadino sensibile che ha immediatamente allertato Gianluca Congi, Brigadiere Capo della Polizia Provinciale in servizio nel distaccamento locale.
Su disposizione del Maggiore Rosario Marano, Comandante del Corpo, Congi è intervenuto con tempestività recuperando entrambi gli animali, poi rilasciati in un habitat idoneo. Un salvataggio che si aggiunge a quello avvenuto pochi giorni prima in località Saltante, dove era stata soccorsa una grossa femmina della stessa specie, lunga oltre un metro e mezzo.
Una lunga battaglia per la tutela dei serpenti
Gli interventi del Brigadiere Congi si inseriscono in una più ampia e continua attività di salvataggio e sensibilizzazione sulla tutela dei rettili, portata avanti da anni con dedizione. Le sue azioni non si limitano ai soccorsi sul campo, ma comprendono anche una forte componente educativa: lezioni nelle scuole, interviste, servizi informativi su media locali e nazionali, tutto finalizzato a promuovere la conoscenza e il rispetto di animali troppo spesso temuti o perseguitati.
In Sila, grazie a questo lavoro paziente, la percezione dei serpenti sta cambiando: «Non si prendono più a badilate, ma si salvano», come osserva lo stesso Congi. Anche in caso di vipere, animali potenzialmente pericolosi, gli interventi sono sempre finalizzati a minimizzare il rischio e salvaguardare l’equilibrio naturale.
Le istituzioni: “Un esempio per tutta la Calabria”
A elogiare l’attività della Polizia Provinciale è intervenuta anche la Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, che ha sottolineato il valore civile e ambientale di questa opera quotidiana: «La loro dedizione ci permette di tutelare la biodiversità e la sicurezza dei cittadini. È un esempio concreto di come le istituzioni possano agire con responsabilità, sensibilità e visione».
Succurro ha inoltre ribadito che la Provincia continuerà a sostenere queste iniziative: «Siamo orgogliosi di avere una forza come la Polizia Provinciale, che dimostra quanto possa essere importante e utile il lavoro per l’ambiente, la fauna e la comunità».
Una lezione di civiltà dalla montagna calabrese
La Calabria e in particolare il territorio silano, grazie anche all’impegno di cittadini sempre più consapevoli e di operatori instancabili come Gianluca Congi, stanno mostrando un nuovo modello di convivenza tra uomo e natura. In una regione dove spesso la cronaca parla di emergenze ambientali, episodi come questi rappresentano una boccata d’ossigeno e una speranza concreta di cambiamento culturale.