Antonio Bellocco
Antonio Bellocco

A partire dagli anni Ottanta, la 'ndrangheta ha avviato un processo di espansione verso il Nord Italia, stabilendo una presenza significativa in Lombardia. La creazione della "Camera di controllo della Lombardia" nel 1984 ha rappresentato un punto di svolta, coordinando le attività delle locali presenti nella regione e consolidando il potere dell'organizzazione criminale.

Operazioni come "Infinito" nel 2010 hanno evidenziato la profondità dell'infiltrazione mafiosa, portando all'arresto di oltre duecento persone coinvolte in reati che spaziano dal traffico di droga all'estorsione.

Il caso Bellocco e la faida nella curva Nord

Il 4 settembre 2024, Antonio Bellocco, esponente della cosca omonima di Rosarno, è stato ucciso a Cernusco sul Naviglio da Andrea Beretta, leader degli ultras dell'Inter. Questo omicidio ha scoperchiato un intreccio tra criminalità organizzata e tifo organizzato, rivelando come la 'ndrangheta avesse esteso la sua influenza alle curve degli stadi milanesi.

Le indagini hanno portato all'arresto di 19 capi ultras di Inter e Milan, accusati di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, estorsione e lesioni.

Il business delle curve: parcheggi, biglietti e merchandising

Le curve degli stadi sono diventate un terreno fertile per gli affari illeciti della 'ndrangheta. Attraverso il controllo delle attività legate al tifo, come la vendita di biglietti, il merchandising e la gestione dei parcheggi, l'organizzazione criminale ha generato profitti significativi. Antonio Bellocco era considerato il regista di queste operazioni, sfruttando la sua posizione nella curva Nord per consolidare il potere del clan.

Le reazioni delle istituzioni e la necessità di un intervento

L'infiltrazione della 'ndrangheta nelle curve ha suscitato l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica. Il procuratore nazionale antimafia ha sottolineato la presenza di propaganda razzista e antisemita negli stadi, evidenziando la necessità di un intervento deciso per bonificare questi ambienti.

Le società calcistiche, come l'Inter e il Milan, sono state invitate a collaborare attivamente con le autorità per contrastare l'influenza mafiosa e garantire la legalità all'interno delle proprie tifoserie.