Frecce Tricolore
Frecce Tricolore

In tutta Italia si celebra oggi, 2 giugno, la Festa della Repubblica, una delle ricorrenze civili più sentite del Paese. È il giorno in cui, nel 1946, il popolo italiano scelse con un referendum di abbandonare la monarchia per diventare una Repubblica. Un passaggio epocale che ha segnato la rinascita dell’Italia dopo la tragedia del fascismo e della guerra.

Una data simbolo di libertà e partecipazione

Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 vide votare per la prima volta anche le donne. Fu un’affermazione storica della volontà popolare: la monarchia fu abolita con oltre 12 milioni di voti, e nacque la Repubblica Italiana. Poco dopo, fu eletta l’Assemblea Costituente, che avrebbe dato vita alla Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.

«Il 2 giugno è molto più di una data: è il simbolo del nostro patto democratico, fondato su libertà, uguaglianza e diritti», ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi ha reso omaggio al Milite Ignoto con la tradizionale deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria.

La parata ai Fori Imperiali e le Frecce Tricolori

La giornata è scandita da cerimonie ufficiali, a partire dalla parata militare ai Fori Imperiali a Roma, alla presenza delle massime autorità dello Stato, delle forze armate e di rappresentanti di delegazioni internazionali. Grande attesa, come ogni anno, per il passaggio delle Frecce Tricolori, che colorano il cielo di Roma con il verde, il bianco e il rosso della bandiera italiana.

Il Quirinale ha aperto le porte al pubblico con visite guidate, mentre in molte città si svolgono eventi culturali, concerti, incontri pubblici e letture della Costituzione.

Un’Italia che riflette su sé stessa

Mentre si celebrano i valori fondanti della Repubblica, l’Italia del 2025 guarda al futuro tra sfide globali e tensioni interne: crisi economiche, cambiamenti climatici, immigrazione, disinformazione e crisi di fiducia nelle istituzioni. Tuttavia, il richiamo alla partecipazione democratica e all’unità rimane centrale.

«Oggi più che mai, dobbiamo difendere ciò che ci unisce», ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio diffuso questa mattina. «La Repubblica vive nel rispetto delle sue istituzioni e nella partecipazione attiva dei cittadini».

Celebrazioni locali e memoria collettiva

In tutte le regioni si svolgono manifestazioni, alzabandiera, consegna di onorificenze e discorsi ufficiali. Particolarmente toccanti le iniziative nelle scuole, dove gli studenti riscoprono i momenti cruciali della storia repubblicana. In molti comuni, i sindaci hanno dedicato la giornata a ricordare i caduti per la libertà e i protagonisti della Resistenza.

Il 2 giugno non è solo una festa nazionale, ma una chiamata alla responsabilità collettiva, un’occasione per ricordare che la democrazia non è mai un fatto compiuto, ma una conquista da rinnovare ogni giorno, attraverso l’impegno, il dialogo e la partecipazione di tutti.