Il calo del turismo in Calabria: una regione in cerca di identità
Le strutture balneari hanno riscontrato difficoltà nel pianificare la stagione a causa di incertezze normative

Nel 2024, il turismo in Calabria ha registrato un calo significativo, evidenziando sfide strutturali e strategiche che ne limitano il potenziale. Nonostante la bellezza naturale e culturale della regione, la Calabria fatica a emergere come destinazione turistica distintiva.
Dati in calo: un’estate difficile
Secondo il Sindacato Italiano Balneari (SIB), a giugno 2024 le presenze turistiche in Calabria sono diminuite del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le strutture balneari hanno riscontrato difficoltà nel pianificare la stagione a causa di incertezze normative, come la direttiva Bolkestein, che ha ostacolato gli investimenti necessari per migliorare i servizi offerti.
Anche gli agriturismi hanno subito una flessione, con oltre il 55% delle strutture che ha registrato una diminuzione delle presenze. Le prenotazioni sono state caratterizzate da soggiorni brevi e richieste last-minute, indicando una minore pianificazione da parte dei turisti.
Un inverno in cerca di identità
Le previsioni per la stagione invernale indicano una lieve contrazione dei flussi turistici in Italia, con un decremento dell'1,3% negli arrivi e del 2,8% nelle presenze rispetto al 2023. La Calabria, tradizionalmente orientata verso il turismo estivo, ha visto una diminuzione dell'appeal invernale. Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, ha suggerito la creazione di una Destination Management Organization (DMO) dedicata al turismo invernale, al fine di valorizzare il patrimonio montano e diversificare l'offerta turistica regionale.
Strategia promozionale inefficace
Nonostante gli sforzi promozionali, la Calabria fatica a emergere come destinazione turistica distintiva. La regione è spesso percepita come una meta generica, priva di un'identità chiara, a differenza di altre regioni come la Puglia o la Sicilia, che hanno sviluppato strategie di valorizzazione efficaci. La partecipazione a fiere internazionali, come l'ITB di Berlino, non ha prodotto i risultati sperati, con una diminuzione del 18,3% delle presenze turistiche rispetto ai livelli pre-pandemia.
Infrastrutture carenti e gestione inefficace
La carenza di infrastrutture adeguate rappresenta un ostacolo significativo per lo sviluppo del turismo in Calabria. Le reti stradali e ferroviarie sono insufficienti, e gli aeroporti regionali offrono pochi collegamenti diretti con le principali città europee. Inoltre, la gestione frammentata dei fondi pubblici destinati al turismo ha portato a sprechi e a iniziative promozionali inefficaci.
Prospettive future: necessità di un cambiamento
Per invertire la tendenza negativa, è fondamentale adottare un approccio integrato che combini investimenti in infrastrutture, una strategia di marketing mirata e una gestione efficiente delle risorse. Solo attraverso una visione chiara e una governance coordinata la Calabria potrà valorizzare il suo patrimonio naturale, culturale e storico, emergendo come una destinazione turistica competitiva nel panorama nazionale e internazionale.