Isola Capo Rizzuto
Isola Capo Rizzuto

A Isola di Capo Rizzuto, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone hanno eseguito un provvedimento di confisca riguardante un immobile già sottoposto a sequestro. Il proprietario del bene è indagato per reati aggravati dall’articolo 416 bis.1 del codice penale ed è coinvolto nell’operazione antimafia denominata Ermete.

La misura giunge al termine di una complessa attività investigativa condotta sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a conferma della continuità dell’azione giudiziaria nel contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico locale.

Un’indagine tra estorsioni, interessi economici illeciti e controllo del territorio

L’inchiesta Ermete ha rappresentato un tassello importante nella lotta ai fenomeni estorsivi e alle ingerenze della criminalità organizzata sul territorio di Isola di Capo Rizzuto. Le indagini hanno permesso di far emergere un sistema di interessi economici ramificato e riconducibile a soggetti ritenuti contigui a cosche della ’ndrangheta operanti nell’area.
Attraverso attività investigative mirate, è stato possibile ricostruire dinamiche di gestione commerciale e finanziaria che avrebbero favorito gruppi criminali attivi nel controllo delle attività economiche del territorio.

Il valore del bene e la sua funzione commerciale

La misura di prevenzione patrimoniale ha riguardato un immobile dal valore stimato di circa 30.000 euro, oggi sede di un’attività commerciale operativa nel centro cittadino. La confisca rappresenta un ulteriore colpo alle disponibilità economiche riconducibili agli indagati, con l’obiettivo di sottrarre risorse fondamentali alla loro capacità di infiltrazione e di controllo delle attività economiche locali.

Un altro passo nella strategia antimafia territoriale

L’operazione conferma il ruolo centrale delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto ai patrimoni illeciti accumulati attraverso attività criminali e nel prevenire ulteriori infiltrazioni nei settori commerciali e produttivi.

Con il provvedimento odierno, si aggiunge un nuovo tassello alla strategia volta a indebolire l’economia mafiosa nel Crotonese, riaffermando la presenza dello Stato e la tutela della legalità nel territorio di Isola di Capo Rizzuto.