Psicologo scolastico stabile, l'appello di Franz Caruso ai sindaci calabresi: “Facciamo rete per una battaglia di civiltà”
“La salute mentale degli studenti è una delle emergenze educative e sociali più pressanti del nostro tempo"

Un appello accorato, rivolto a tutti i sindaci della Calabria, per costruire una rete istituzionale unitaria e autorevole che chieda al Governo e al Parlamento l’istituzione stabile dello psicologo scolastico nel sistema educativo nazionale. A lanciarlo è il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio comunale della città, di una mozione in tal senso. “La salute mentale degli studenti è una delle emergenze educative e sociali più pressanti del nostro tempo – ha dichiarato Caruso –. Occorre dare risposte concrete e immediate. Serve una legge nazionale che garantisca la presenza fissa dello psicologo in ogni scuola, come figura centrale in un’alleanza educativa più ampia che includa anche arteterapeuti, educatori, pedagogisti e altri professionisti del benessere”.
Il sindaco di Cosenza ha accolto con favore l’annuncio del governatore Roberto Occhiuto sul progetto sperimentale che porterà, dal prossimo anno, psicologi nelle scuole medie e superiori calabresi. “Un passo avanti importante – ha detto – ma non sufficiente. Serve un provvedimento stabile e strutturale a livello nazionale per evitare disparità tra territori e garantire un accesso equo ai servizi di supporto psicologico”. Nella lettera inviata ai colleghi Primi Cittadini, Caruso invita simbolicamente tutti i Comuni a portare nei propri Consigli la stessa mozione già adottata a Cosenza: “Possiamo fare qualcosa di semplice ma potente: fare eco alla problematica, chiedere insieme provvedimenti legislativi duraturi. Perché nessun ragazzo deve sentirsi solo. Perché la scuola deve essere anche un luogo dove si guarisce, si cresce, si spera”. Il primo cittadino chiude il suo appello con un invito alla mobilitazione etica e istituzionale: “Gli atti locali, seppur importanti, restano frammentari. Senza una cornice normativa nazionale non possiamo garantire continuità e uniformità nei servizi. E l’assenza di un supporto psicologico strutturato può avere conseguenze devastanti che abbiamo il dovere di prevenire”.
La proposta di Caruso si candida così a diventare un movimento trasversale che unisce territori, scuole e famiglie, con l’obiettivo di promuovere una nuova centralità del benessere mentale degli studenti nella scuola italiana del futuro.