Il rapporto Pendolaria di Legambiente, giunto alla sua ventesima edizione, colloca la Calabria tra le regioni in cui iniziano a emergere timidi ma significativi segnali di miglioramento nel trasporto ferroviario. Un quadro che resta comunque segnato da ritardi strutturali accumulati negli anni. Secondo il dossier, l’età media dei treni regionali calabresi è pari a 17,7 anni, con oltre il 62% dei convogli che supera i 15 anni di servizio, un dato ancora superiore alla media nazionale.

Rinnovo del parco rotabile e nuovi treni in arrivo

Il rapporto evidenzia tuttavia i primi effetti del rinnovo del materiale rotabile avviato negli ultimi anni. I dati indicano una riduzione dell’età media dei convogli in servizio, scesa nel 2024 a 17,2 anni. Prospettive di ulteriore miglioramento arrivano anche da Ferrovie della Calabria, che ha programmato l’arrivo di 12 nuovi treni, destinati in particolare alla linea Cosenza-Catanzaro, con l’entrata in esercizio prevista a partire dal 2027.

Infrastrutture, alta velocità e scelte strategiche

Sul fronte infrastrutturale, Pendolaria richiama l’attenzione sulle grandi opere previste nel Mezzogiorno, tra cui la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, un intervento dal costo stimato di circa 30 miliardi di euro e con tempi di realizzazione che si estendono oltre il 2032. Secondo Legambiente Calabria, è necessario accelerare sugli investimenti nella mobilità sostenibile e concentrare risorse e competenze su una reale transizione ecologica, privilegiando il miglioramento delle infrastrutture esistenti e abbandonando progetti ritenuti costosi e poco sostenibili.