Michele Macrì documenta il dramma.

L’inviato di Striscia la Notizia, Michele Macrì, si è recato nel quartiere per indagare e dare voce ai cittadini. Il servizio, annunciato poche ore fà, punta i riflettori su una realtà inaccettabile: gli spari alle abitazioni dei non Rom, il 1/5/7 Gennaio 2025 cittadini che abitano li, sono stati un caso isolato, ma un crescendo di episodi che hanno seminato il terrore tra le famiglie della zona. Con il rischio vita.

Macrì ha ascoltato i racconti di chi vive barricandosi in casa.

Con la paura che un proiettile vagante possa colpirli. Un uomo, per esempio, ha rischiato la vita semplicemente camminando per la propria abitazione: un proiettile ha attraversato la finestra, sfiorando quella che poteva essere una tragedia irreparabile.Un quartiere ostaggio della violenza Viale Isonzo, a Catanzaro, è tornato sotto i riflettori a causa di un episodio di violenza che lascia la comunità sotto shock. Nella serata del 6 gennaio, una sparatoria ha ferito tre persone, tra cui un 35enne di etnia rom in condizioni gravi. Questo tragico evento si aggiunge a una lunga scia di tensioni e paura, già evidenziate dalle denunce dei residenti, esasperati da una situazione ormai fuori controllo.

Ma il cuore del problema non sono solo gli scontri tra gruppi criminali.

Gli spari contro le abitazioni dei cittadini innocenti, avvenuti già durante la notte di Capodanno, hanno trasformato le case in trappole mortali. Colpi vaganti che attraversano finestre, mettono in pericolo famiglie e lasciano i residenti in un incubo senza fine.

 

Critiche alla politica e alle forze dell’ordine.

Il servizio di Macrì non risparmia critiche alle istituzioni e alla gestione della sicurezza nella zona. Perché le denunce dei cittadini non hanno portato a interventi concreti? Perché si permette che interi quartieri vivano sotto il controllo della criminalità, lasciando che famiglie innocenti diventino vittime collaterali? Viale Isonzo è diventato il simbolo di una Calabria che non riesce a garantire la sicurezza ai suoi cittadini. Una realtà dove la violenza sembra farla da padrona e dove lo Stato sembra aver alzato bandiera bianca.

Un appello per la legalità.

La situazione di Viale Isonzo è inaccettabile. I calabresi onesti non ci stanno più: chiedono sicurezza, rispetto e interventi concreti da parte delle istituzioni. La Calabria non può continuare a convivere con la paura, la violenza e l’abbandono.