Comune di Filandari
Comune di Filandari

È una denuncia dura e articolata quella lanciata dall'ex assessore e consigliere comunale di Filandari Giuseppe Artusa, che ha scelto di informare cittadini e organi di stampa sulle gravi criticità che, a suo dire, stanno segnando l’azione amministrativa del Comune. A due anni dall’insediamento della maggioranza, Artusa parla di 911 promesse elettorali disattese, a fronte di una gestione opaca e segnata da inefficienze. “Sono passati 745 giorni – afferma – e la gran parte degli impegni presi davanti alla comunità è rimasta nel cassetto. Ciò che invece vediamo sono cantieri abbandonati, delibere sospette e nessuna trasparenza su lavori e appalti”.

Cantieri incompleti, progetti snaturati e subappalti poco chiari

Tra i casi più emblematici segnalati dal consigliere c’è quello della messa in sicurezza di Piazza della Misericordia nella frazione Arzona: “Il progetto originario – spiega Artusa – è stato completamente stravolto. Si è passati dalla pietra lavica al cemento stampato, oggi già segnato da crepe. I lavori sono stati eseguiti da una ditta in subappalto con sede a Lamezia Terme, di cui non c’è traccia nella documentazione ufficiale, e l’impresa affidataria ha sede in un alloggio popolare”.

Problemi analoghi si riscontrano nel progetto per la messa in sicurezza dell’area Merisiano, dove sono stati demoliti tratti di marciapiede e rimossi pali della luce sulla strada provinciale. Anche in questo caso i lavori si sono interrotti bruscamente. Ancora più preoccupante, secondo Artusa, la situazione dei lavori di collettamento delle acque reflue lungo la provinciale 17, trasformati in una rete fognaria che – denuncia – “scarica direttamente in un fosso che finisce nel mare di Briatico, con evidenti rischi ambientali”.

Delibere irregolari e ombre sulla moralità degli amministratori

L'ex consigliere comunale punta anche il dito contro la delibera di Giunta n. 9, adottata il 1° aprile 2025 ma pubblicata solo il 29 aprile, nonostante la Giunta fosse decaduta a seguito delle dimissioni degli assessori. “È un atto che solleva seri dubbi di legittimità – afferma Artusa – e che merita l’attenzione delle autorità competenti”.

Non mancano riferimenti a presunti favoritismi, come l’affidamento diretto di lavori per oltre 30.000 euro a un parente di un amministratore. Artusa si dice infine “perplesso dal silenzio delle due consigliere dissidenti” che non avrebbero preso posizione neppure di fronte alle voci su situazioni debitorie di alcuni consiglieri e assessori: “Ci si chiede – conclude – come sia possibile che tra gli scranni del civico consesso siedano ancora oggi morosi di lungo corso”.

Giuseppe Artusa ha annunciato che porterà tutto quanto alla conoscenza delle autorità competenti, “perché la trasparenza e il rispetto delle regole non possono essere messi in discussione, soprattutto nelle istituzioni locali”.