elezioni comunali
elezioni comunali

Lunedì 26 maggio 2025 rappresenta l'ultima occasione per i cittadini di Rende di partecipare al primo turno delle elezioni amministrative. Dopo l'apertura dei seggi di ieri, domenica 25 maggio, dalle 7:00 alle 23:00, oggi i seggi rimarranno aperti dalle 7:00 fino alla chiusura definitiva alle 15:00.

Rende al voto dopo il commissariamento

La città è chiamata a eleggere il nuovo sindaco e a rinnovare il Consiglio Comunale, al termine del periodo di gestione straordinaria da parte della commissione prefettizia, insediata dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Essendo Rende un comune con oltre 15.000 abitanti, qualora nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta, si andrà al ballottaggio. L'eventuale secondo turno è fissato per domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025.

Documenti necessari per votare

Per poter esercitare il diritto di voto, è necessario presentarsi al proprio seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. In caso di smarrimento o di esaurimento degli spazi sulla tessera, è possibile richiederne un duplicato presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Rende, che ha previsto aperture straordinarie per agevolare i cittadini nel rilascio dei documenti.

Affluenza alle urne: dati regionali

La prima giornata elettorale ha registrato un netto calo dell'affluenza in tutta la Calabria. Alle ore 23 di domenica 25 maggio, la percentuale di votanti si è attestata al 47,71%, in calo rispetto al 56,75% registrato nella stessa fascia oraria cinque anni fa.

I dati nei comuni maggiori

Tra i comuni al voto, Lamezia Terme – il più popoloso – ha visto la partecipazione del 46,25% degli aventi diritto, contro il 54,99% del 2020. Anche a Rende l'affluenza è scesa sensibilmente: ha votato il 52,21% degli elettori, con un calo significativo rispetto al 70,96% della precedente tornata, pari a circa il 18% in meno. A Cassano l'affluenza si è fermata al 47,30% (contro il 59,12% di cinque anni fa), mentre a Isola Capo Rizzuto ha votato il 54,44% degli aventi diritto, rispetto al 66,21% del 2020.