La proposta avanzata da Lega e Forza Italia di nominare un commissario straordinario per completare i lavori ancora aperti sull’autostrada A2 è stata accolta con ferma opposizione dal Partito Democratico della Calabria. Secondo i dem, la richiesta rappresenta una chiara ammissione del fallimento operativo del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “È la prova schiacciante che il governo non è in grado di gestire neppure i cantieri ordinari di un’infrastruttura nazionale”, si legge nella nota del Pd calabrese.

Dalle promesse sul Ponte alla realtà della A2

Il Pd ricorda che proprio Salvini, in una recente visita in Calabria, aveva illustrato un lungo elenco di opere da realizzare, con al centro il Ponte sullo Stretto, un’opera simbolo dell’agenda infrastrutturale leghista. Ma la realtà quotidiana, sottolineano i democratici, racconta di cantieri incompiuti e di richieste emergenziali che smentiscono ogni strategia a lungo termine. “Se non si è in grado di completare ciò che è già iniziato, come si può pensare di affrontare un’opera colossale, complessa e controversa come il Ponte?”, chiedono con tono polemico.

Le criticità del progetto sullo Stretto

Il Ponte sullo Stretto, argomentano ancora i rappresentanti del Pd Calabria, presenta problematiche ben più ampie di quelle spesso raccontate con entusiasmo in pubblico. Le criticità tecniche, ambientali e finanziarie sono rilevanti, così come le perplessità giuridiche anche in ambito europeo. Inoltre, il costo previsto – oscillante tra gli 8,5 e i 13,5 miliardi di euro – solleva dubbi sulla sostenibilità economica e sui meccanismi di controllo, in particolare in tema di infiltrazioni mafiose. “Anche il Quirinale ha espresso riserve in merito”, ricorda la nota.

No a una gestione emergenziale delle infrastrutture

Il Partito Democratico respinge con decisione quella che definisce “la logica emergenziale” del centrodestra. Secondo i dem, la Calabria non ha bisogno di commissari straordinari né di spot elettorali, ma di programmazione seria, manutenzione costante e infrastrutture che rispondano alle reali esigenze del territorio. “Il caos sulla A2 è la dimostrazione lampante dell’inadeguatezza del ministro e del governo in carica”, attaccano.

Il rischio di un'altra incompiuta

Il comunicato si chiude con una dura riflessione: se il Ponte sullo Stretto dovesse essere avviato senza una solida base tecnica e operativa, potrebbe diventare un’altra grande incompiuta. Un’opera dispendiosa, scollegata dai bisogni reali del Mezzogiorno, e potenzialmente devastante per la credibilità e lo sviluppo della Calabria. “Meglio rinunciare oggi che pagare per sempre le conseguenze di un progetto sbagliato”.