La sede di Banca d'Italia a Catanzaro
La sede di Banca d'Italia a Catanzaro

Nel 2024 l’economia della Calabria ha registrato una crescita modesta, rallentando rispetto all’anno precedente. A comunicarlo è la Banca d’Italia nella sua consueta analisi congiunturale sull’economia regionale, presentata nella filiale di Catanzaro. Secondo l’indicatore Iter dell’Istituto, il prodotto interno lordo calabrese è aumentato dello 0,8%, in flessione rispetto all’1,3% del 2023, ma comunque in linea con l’andamento complessivo del Paese. Il dato riflette un sistema economico ancora fragile, frenato soprattutto dalla debolezza dei consumi delle famiglie, solo parzialmente risollevati dalla diminuzione dell’inflazione.

Investimenti pubblici e turismo sostengono l’attività economica

A trainare l’economia calabrese sono stati soprattutto gli investimenti, in particolare quelli pubblici, che hanno mantenuto un segno positivo. Il settore turistico ha registrato un miglioramento, con un incremento del 3% delle presenze. In particolare, è stato rilevato un aumento del 7,5% dei passeggeri transitati negli aeroporti regionali, con performance significative per gli scali di Crotone e Reggio Calabria. A Lamezia Terme, invece, si è verificata una contrazione sia nei viaggiatori (-4,4%) che nei movimenti aerei (-4,7%).

Occupazione in lieve ripresa e disoccupazione in calo

Il mercato del lavoro ha mostrato segnali positivi, seppur contenuti. L’occupazione è aumentata dello 0,4%, portando il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni al 44,8%. Un dato che, pur rimanendo basso rispetto alla media nazionale, segna un leggero progresso rispetto al periodo prepandemico. Ancora più evidente la diminuzione del tasso di disoccupazione, sceso dal 15,9% al 13,1%, un miglioramento che riflette una più ampia stabilità nel mercato del lavoro locale.

Famiglie più stabili e segnali positivi sul fronte dell’export

Il reddito disponibile delle famiglie calabresi è tornato a crescere in termini reali, grazie a una dinamica dei prezzi più contenuta. L’aumento è stato pari all’1,5%, offrendo un po’ di respiro dopo anni di stagnazione. Un altro dato incoraggiante arriva dall’export: a fronte di un calo registrato nel Mezzogiorno e nel resto d’Italia, la Calabria ha fatto segnare un aumento del 9,4% nelle esportazioni di merci, raggiungendo un valore complessivo di 965 milioni di euro. In particolare, sono cresciute le vendite verso i Paesi extra-UE (+15,3%), mentre quelle verso gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dell’1,5%, pur con le incertezze legate ai nuovi dazi annunciati ad aprile.

Incertezze all’orizzonte

Nonostante questi segnali positivi, le prospettive restano incerte. L’evoluzione economica della Calabria nei prossimi mesi potrebbe essere influenzata dal contesto geopolitico instabile e dalle tensioni commerciali internazionali in atto. La Banca d’Italia invita alla prudenza, sottolineando la necessità di rafforzare ulteriormente gli investimenti e stimolare i consumi interni per sostenere una crescita più robusta e duratura.