Le indagini sono scattate la scorsa estate quando i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Ionica, insieme allo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, hanno notato movimenti sospetti in una zona rurale del territorio. Dopo diversi giorni di osservazione, i militari hanno avviato alcune perlustrazioni nelle campagne e, scavando sotto la fitta vegetazione, hanno fatto una scoperta inattesa: un vero e proprio deposito di droga nascosto sottoterra. All’interno di fusti in plastica interrati sono stati rinvenuti oltre 30 chilogrammi di hashish e più di 1,5 kg di cocaina, pronti per essere immessi sul mercato.

Arrestato un giovane di Gioiosa Ionica


Il ritrovamento ha dato il via a un’approfondita attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, guidata dal procuratore Giuseppe Casciaro. In breve tempo gli inquirenti hanno raccolto gravi indizi a carico di un 28enne di Gioiosa Ionica, ritenuto responsabile della custodia e gestione dello stupefacente. L’uomo è stato arrestato e tradotto in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e ricostruire la rete di traffico legata al maxi sequestro.

Cinque piantagioni di cannabis smantellate in due mesi


L’operazione si inserisce in un quadro di intensificazione del contrasto al narcotraffico nella Locride. Negli ultimi due mesi, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica, con il supporto delle Stazioni di Caulonia, Riace e Mammola, hanno individuato e distrutto cinque piantagioni di cannabis con oltre 2.000 piante, destinate allo spaccio locale. Un uomo di Camini è stato posto ai domiciliari, mentre un giovane di Mammola è stato denunciato per coltivazione illecita di stupefacenti. Come previsto dalla legge, tutti i soggetti coinvolti sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.