Altomonte
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Altomonte si è trasformata in un palcoscenico d’eccezione in occasione della seconda edizione del Magliocco Day, un progetto capace di intrecciare racconto enologico, identità territoriale e visione di sviluppo. Promosso da Antonio Andreoli con il sostegno del Comune di Altomonte, ARSAC, Camera di Commercio di Cosenza, UNPLI Cosenza, AIC, FederTerziario, Accademia del Magliocco, ONAV, FISAR, Associazione Le Donne del Vino, Accademia del Territorio, oltre che da numerosi partner privati e sponsor, l’evento ha accolto pubblico e operatori all’Hotel Barbieri, punto di riferimento dell’ospitalità calabrese.

Fulvia Caligiuri, direttrice generale di ARSAC, ha definito l’appuntamento «un luogo in cui ricerca, agricoltura, promozione e cultura si sono incontrati per restituire alla Calabria un’immagine dinamica e sostenibile», sottolineando la centralità del Magliocco come leva di crescita.

Protagonisti d’eccezione: Peppe Guida ed Enzo Barbieri

Elemento distintivo di questa edizione è stata la presenza di tre protagonisti d’eccezione. Lo chef Peppe Guida, stella Michelin e anima dell’Osteria Nonna Rosa, ha firmato una creazione gastronomica inedita che ha raccontato il vitigno attraverso una cucina di memoria e innovazione. «È per me una grande gioia partecipare a un evento che promuove la bella Calabria», ha dichiarato lo chef, evidenziando l’affinità tra la sua ricerca culinaria e lo spirito identitario del Magliocco Day.

Al suo fianco, lo chef Enzo Barbieri, padrone di casa e simbolo della tradizione culinaria regionale, ha ricordato come «il Magliocco sia la chiave d’ingresso in un racconto che unisce gusto, paesaggio e cultura; un vitigno riconoscibile che oggi diventa risorsa strategica per la Calabria, capace di produrre valore reale e appuntamenti destinati a consolidarsi».

La narrazione di Paolo Massobrio

A suggellare la giornata, la voce di Paolo Massobrio, giornalista, critico gastronomico e autore de Il Golosario, convinto che «il Magliocco sia una storia ancora in divenire, esempio concreto di come un prodotto agricolo possa diventare cultura, progetto e sistema economico».

Un programma ricco tra gusto e conoscenza

Il percorso ha preso avvio con un welcome riservato a espositori e partner, firmato a quattro mani da Guida e Barbieri. Successivamente, il pubblico ha potuto esplorare la sala degustazione con oltre quaranta cantine Magliocco e un’area gastronomica composta da trenta stand, dove il vitigno è stato interpretato in gelati, focacce, taralli dolci e altre specialità.

Nel pomeriggio si sono alternati talk su internazionalizzazione, enoturismo, formazione e intelligenza artificiale applicata al vino. Il convegno “Oltre il calice” ha esplorato le nuove traiettorie della promozione territoriale. Lo showcooking firmato da Guida e Barbieri ha dato corpo alla creatività culinaria del Magliocco, mentre la masterclass “Pane e vino”, curata da INAP e ONAV, e una degustazione finale di Magliocco da meditazione abbinato al cioccolato d’autore hanno completato un programma che ha trasformato il vino in linguaggio e visione di futuro.

Un progetto culturale in divenire

Il Magliocco Day si è confermato come molto più di un evento: un progetto culturale in progress, fondato sulla qualità, sulla narrazione identitaria e sulla sinergia tra pubblico e privato. L’obiettivo è stato quello di lasciare un segno duraturo, trasformando un vitigno in simbolo e un territorio in laboratorio del domani.