Ospedale Annunziata
Ospedale Annunziata

Raccontano la loro esperienza due delle persone coinvolte nell’ondata di intossicazione da botulino che ha portato diversi pazienti in terapia intensiva all’ospedale Annunziata di Cosenza. Paolo, 20 anni, e sua madre avevano acquistato un panino da un food truck a Diamante, come avevano fatto molte altre volte. “Sono un cliente abituale, non era mai capitato nulla del genere”, dice. Dopo appena poco dal pasto, entrambi hanno iniziato a sentirsi male. I sintomi si sono rapidamente aggravati, costringendoli al ricovero in terapia intensiva.

Ilaria: "Dopo un’ora ho iniziato a stare malissimo, ora sto meglio"

Anche Ilaria, 25 anni, ha vissuto la stessa drammatica esperienza. Aveva mangiato un panino acquistato nello stesso punto di ristoro. “Dopo circa un’ora ho cominciato a sentirmi malissimo”, racconta. La giovane è stata ricoverata, ma oggi fortunatamente le sue condizioni sono migliorate. Come per gli altri pazienti, anche il suo caso è stato trattato d’urgenza dai sanitari dell’Annunziata, che hanno riconosciuto i segni dell’intossicazione alimentare.

I medici: "Il peggio sembra essere passato"

Dall’ospedale Annunziata arrivano segnali di cauto ottimismo. I sanitari spiegano che i sintomi da botulino si manifestano entro sette giorni dal consumo degli alimenti contaminati, e che la fase più critica sembrerebbe ormai alle spalle per i pazienti finora ricoverati. Intanto sono in corso accertamenti per individuare con precisione la fonte della contaminazione e garantire la sicurezza alimentare nella zona.