Reggio Calabria, intervento robotico innovativo al Gom: tra i primi al mondo
Tecnica mininvasiva eseguita su paziente con aneurisma toraco-addominale: solo tre casi nel panorama mondiale

Un intervento endovascolare robotico di altissima innovazione, unico nel panorama sanitario mondiale, è stato eseguito con successo al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. A renderlo noto è la stessa Azienda ospedaliera, che sottolinea come la procedura rappresenti un traguardo di eccellenza per la sanità calabrese.
L'operazione
L’operazione è stata condotta dal professor Salvatore Costarella, direttore del Dipartimento di Chirurgia generale del Gom, in collaborazione con l’equipe della Uoc di Chirurgia vascolare guidata da Pietro Volpe, su un paziente affetto da aneurisma dell’aorta toraco-addominale. Il paziente era già stato trattato in precedenza con il posizionamento di un’endoprotesi fenestrata per i vasi renali e splancnici, ma durante i controlli di follow-up era emersa una complicanza: la formazione di un endoleak, ovvero la persistenza di sangue all’interno della sacca aneurismatica, che aveva continuato a crescere.
Per evitare un delicatissimo intervento open, con alti rischi di mortalità e complicanze, l’equipe ha scelto un approccio mininvasivo robotico, procedendo alla legatura dell’arteria celiaca. «Questa tecnica – ha spiegato Costarella – a bassissima invasività e altissima precisione ha permesso di ridurre al minimo il trauma chirurgico, scongiurando le conseguenze pesanti di un intervento tradizionale».
Una tecnica rara
Secondo i dati forniti dall’Azienda ospedaliera, si tratta di una tecnica estremamente rara: solo tre pazienti al mondo sono stati trattati con questo metodo, due dei quali proprio al Gom di Reggio Calabria e uno negli Stati Uniti. Un primato che conferma l’ospedale reggino tra i pochi centri nazionali specializzati nel trattamento degli aneurismi toraco-addominali, proiettandolo in una dimensione di eccellenza internazionale.