Monitor distrutti, stampanti sventrate, computer fatti a pezzi e sparsi sul terreno. È quanto hanno scoperto gli agenti del Comando di Polizia Locale di Orsomarso, nel corso di un’ispezione ambientale lungo un’area demaniale prossima al fiume Lao, già oggetto in passato di attività di controllo.

Una scena sconcertante: schede elettroniche disseminate ovunque, involucri danneggiati e toner esausti versati direttamente sul suolo, il tutto verosimilmente per rendere irriconoscibili i materiali e impedirne la tracciabilità.

Tra i rifiuti: carte d'identità e un'urna elettorale

La gravità del ritrovamento è aumentata dal rinvenimento di cartellini identificativi di carte d’identità, occultati tra i libretti di istruzioni dei dispositivi hardware, e di una urna elettorale con il simbolo del Ministero dell’Interno.

Un ritrovamento che esclude la possibilità di un abbandono casuale: tutto fa pensare a un tentativo deliberato di distruggere, nascondere e smaltire illegalmente dispositivi e documenti pubblici.

Tracce che portano a enti pubblici

Le indagini avviate dagli agenti hanno permesso di risalire con precisione alla provenienza dei rifiuti. Una parte è riconducibile a un Comune dell’Alto Tirreno Cosentino, l’altra a un istituto scolastico pubblico.

Gli investigatori parlano di una vera e propria gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi, aggravata dalla dismissione abusiva di beni pubblici e dalla dispersione incontrollata di sostanze potenzialmente inquinanti, come i toner esausti.

Violazioni ambientali e sulla privacy

Alla luce degli elementi raccolti, il Comando di Polizia Locale di Orsomarso ha deferito il Comune coinvolto all’Autorità Giudiziaria, ipotizzando la violazione di: articoli 192 e 256 del D.Lgs. 152/2006 (Norme ambientali), regolamento Ue 679/2016 – Gdpr, per il trattamento illecito di dati personali.

Le indagini proseguono per chiarire l’esatto ruolo degli enti coinvolti e accertare eventuali responsabilità individuali.

Un contrasto agli ecoreati che non guarda in faccia a nessuno

Questo episodio conferma il ruolo incisivo e determinato della Polizia Locale di Orsomarso nella lotta agli ecoreati, anche quando le responsabilità coinvolgono istituzioni pubbliche.

Un’azione che unisce indagine ambientale, tutela della legalità e protezione dei dati personali, in un territorio che continua a essere esposto a fenomeni di abbandono e degrado ambientale sistematico.

Il Comando ha annunciato che i controlli proseguiranno a tappeto su tutto il territorio, senza alcuna tolleranza per pratiche illecite, a maggior ragione se commesse da soggetti pubblici.