Il Cirò Classico diventa Dop, Gallo: "Un traguardo storico per la Calabria e i suoi produttori"
L’assessore regionale: “Premiata la tradizione millenaria del nostro vino, simbolo di identità e futuro”

La Commissione Europea ha approvato l’iscrizione del Cirò Classico nel registro delle Denominazioni di origine protetta (Dop), sancendo ufficialmente il valore enologico e territoriale di uno dei vini più rappresentativi della Calabria. Una notizia accolta con entusiasmo dal mondo agricolo e dalle istituzioni regionali, che da anni lavorano per il riconoscimento delle eccellenze locali.
Gallo: "Premiato l’impegno quotidiano di viticoltori e comunità"
«Accogliamo con grande soddisfazione questo traguardo prestigioso, che premia l’impegno quotidiano dei nostri produttori, dei viticoltori e delle comunità locali, autentici custodi di una tradizione millenaria e di un patrimonio agricolo unico». Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, commentando l’ufficializzazione della Dop per il Cirò Classico.
Un riconoscimento che non si limita all’ambito enologico, ma che rappresenta un’importante valorizzazione del territorio calabrese, della sua biodiversità e delle filiere produttive locali, sempre più protagoniste della crescita regionale.
Un lavoro corale che parte dalla Calabria e arriva in Europa
L’ottenimento della Denominazione di origine protetta è il risultato di un lungo percorso condiviso tra produttori, enti locali e istituzioni, che hanno unito forze e visione strategica. «È il frutto di un lavoro collettivo – ha evidenziato ancora Gallo – che porta con sé la passione, la competenza e l’orgoglio di una regione che guarda con fiducia al futuro del comparto vitivinicolo».
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, per aver sostenuto con determinazione il percorso e per l’impegno a favore delle produzioni tipiche italiane, in particolare quelle del Mezzogiorno.
Il Cirò Classico Dop: simbolo di autenticità e ambasciatore della Calabria
Con l’iscrizione nel registro Ue, il Cirò Classico Dop diventa ora a tutti gli effetti ambasciatore della Calabria nel mondo, simbolo di autenticità, eccellenza e identità territoriale. Un vino che porta con sé la storia, la cultura e la forza di un popolo che ha fatto della terra un motivo di riscatto e orgoglio.
Per l’assessorato regionale, si tratta di «un nuovo punto di partenza» per rafforzare ulteriormente la presenza dei vini calabresi nei mercati internazionali, sostenendo qualità, tracciabilità e promozione attraverso strategie di filiera condivise.