Si è tenuto a Roma un vero e proprio flash mob organizzato da Diem25, il movimento paneuropeo che vede tra i suoi fondatori Yanis Varoufakis e Noam Chomsky. Presenti anche il regista Berardo Carboni e gli attori del suo Costitutional Circus, oltre anche a Francesco Ferrieri, interprete di Pico Della Mirandola. Con addosso i costumi della docu-serie in onda in questi mesi, i protagonisti di questo flash mob si sono radunati nella capitale per lanciare un chiaro messaggio sociale, soprattutto Giovanni Visentin (nelle vesti del Signor Stato), e Roberta Palumbo (nei panni de La Globalizzazione). Se appunto diseguaglianza sociale e precariato fino a due anni fa rappresentavano una costante, ora con la guerra in Ucraina e la crisi pandemica il problema si è acuito, aggravando maggiormente la situazione.



I Diem25 hanno idee chiare, elencate in pochi punti


Senza dunque usare mezzi termini né passando per il così detto politicamente corretto, i manifestanti hanno elencato i quattro punti essenziali alla risoluzione di queste problematiche: il diritto alla disconnessione e alla riduzione dell'orario di lavoro, inerente al fatto che oramai si lavora troppo diventando irraggiungibili, proposta dunque una riduzione dell'orario di lavoro a trentasei ore; aumento dei salari, relativo agli oltre trent'anni di austerità e al detassare gli aumenti salariali decisi in occasione dei rinnovi contrattuali; reddito universale di base, per quanto riguarda l'inserimento di un reddito standard che consenta a chiunque di scegliere la propria professione in base alla "vocazione" individuale; infine il lavoro di cittadinanza, ovvero l'istituzione di un piano pubblico per creare nuove opportunità di impiego ma nella propria città, senza la necessità di ricorrere ai tanti esodi di cui i giovani contemporanei sono protagonisti. In sostanza, Diem25 vuole che il lavoro torni ad essere un diritto, e non solo un obbligo.