Dal campo alla tavola stellata: il baby ambasciatore dell’agroalimentare calabrese conquista tutti
Diventato virale sui social, il piccolo ambasciatore ha colpito tutti: produttori, chef e semplici curiosi

Nel cuore della Calabria cresce una piccola grande promessa del mondo agroalimentare. È un ragazzino dai modi semplici ma dalle idee chiarissime: ama il cibo vero, sceglie solo prodotti biologici e di nicchia, e ha già conquistato il pubblico con la sua passione per la cucina e le tradizioni locali. Oggi è diventato ufficialmente baby ambassador del ristorante Étoile di Fuscaldo, simbolo dell’eccellenza gastronomica calabrese.
Un volto giovane per raccontare la Calabria che cambia
Diventato virale sui social, il piccolo ambasciatore ha colpito tutti: produttori, chef e semplici curiosi. Conosce le ricette della tradizione, si informa sulla provenienza degli ingredienti, mangia solo bio e promuove una visione del cibo sana, sostenibile e profondamente legata al territorio. La sua figura ha subito affascinato lo staff del rinomato Étoile di Fuscaldo, che ha scelto di affidargli un ruolo speciale: raccontare il ristorante e i suoi piatti attraverso gli occhi di chi ama il cibo autentico fin da bambino. Una collaborazione unica, che unisce tradizione e futuro, semplicità e alta cucina.
Protagonista anche al Fuscaldo Sun Spirits
Non poteva mancare, naturalmente, al Fuscaldo Sun Spirits, il festival dedicato agli spiriti e alle eccellenze calabresi in programma dal 27 al 28 giugno. Qui sarà presente come ospite speciale, pronto a incontrare il pubblico e a condividere — con la sua solita simpatia — i suoi prodotti preferiti e le storie che ama raccontare. L’evento, che raduna produttori di liquori, distillati, spezie, conserve e altre delizie del territorio, sarà un’occasione unica per vederlo all’opera, tra degustazioni, showcooking e racconti che fanno brillare d’orgoglio l’identità calabrese.
Un piccolo ambasciatore con valori grandi
In un tempo in cui il mondo rurale sembra lontano dalle nuove generazioni, questo bambino rappresenta una speranza concreta e sorridente: quella di un ritorno consapevole alla terra, al rispetto per il cibo e per chi lo produce. Il suo esempio ci ricorda che la Calabria più autentica non ha età, e che il futuro — se ben coltivato — può cominciare anche da un campo, un orto, o un piatto raccontato con il cuore.