Reddito di cittadinanza, Conte difende Tridico: «Orgogliosi di aver salvato un milione di persone dalla povertà»
Il leader del Movimento 5 Stelle replica agli attacchi di Fratelli d’Italia e di Delmastro

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, interviene a gamba tesa nella polemica scatenata da Fratelli d’Italia contro Pasquale Tridico, ex presidente dell’INPS e oggi indicato tra i possibili candidati alla guida della Regione Calabria. In un lungo post pubblicato su Facebook, Conte accusa il partito di Giorgia Meloni e i quotidiani vicini alla maggioranza di aver messo in piedi «una campagna contro Tridico, perché nel loro mondo al contrario chi si batte contro la povertà diventa il nemico pubblico numero uno».
Il Reddito di cittadinanza al centro dello scontro
Conte ha rivendicato con forza i risultati ottenuti dal Reddito di cittadinanza, misura simbolo dei governi a trazione 5 Stelle, ricordando come «abbia salvato dalla povertà un milione di persone l’anno, come riconoscono le stesse relazioni del Ministero del Lavoro». L’ex premier ha sottolineato che il Movimento è «orgoglioso di aver restituito dignità a chi non aveva speranza» e che continuerà a battersi per rendere più efficienti gli strumenti di sostegno al reddito e per potenziare le politiche attive del lavoro.
L’affondo contro Delmastro
La replica non ha risparmiato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che nei giorni scorsi aveva definito Tridico «uno dei padri dello scellerato Reddito di cittadinanza, simbolo dell’assistenzialismo più nefasto». Conte ha ricordato la condanna subita da Delmastro per rivelazione di segreti d’ufficio, sottolineando come «non si ricordino misure concrete a sua firma, ma solo un episodio che ha rischiato di compromettere sicurezza e lotta al crimine».
Le critiche al Governo Meloni
Secondo Conte, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta toccando «il record di poveri assoluti», mostrando «tolleranza zero verso chi non riesce neppure a fare la spesa e indifferenza verso artigiani, commercianti e imprenditori schiacciati da tasse e caro-energia». In compenso, aggiunge il leader 5 Stelle, il Governo «ha trovato fondi per aumentare i rimborsi a ministri e sottosegretari, per i regali alle banche con zero tasse sugli extraprofitti e per miliardi destinati alle armi».
La stoccata finale
Conte conclude il suo intervento accusando la maggioranza di «tenere zitta e ferma al Governo una ministra sotto inchiesta per truffa sui fondi Covid, salvo poi fare la voce grossa contro padri di famiglia umiliati in televisione solo per aver chiesto un sostegno in un momento di difficoltà». Una chiusura che ribadisce la linea di opposizione dura del Movimento 5 Stelle su uno dei temi più divisivi della politica italiana degli ultimi anni: la lotta alla povertà e le scelte di spesa pubblica.