Clan Perna‑Pranno: la faida che ha segnato Cosenza e la Calabria
Una cosca emersa dalla divisione della ‘ndrina Perna di Cosenza, protagonista di omicidi e spartizioni del potere tra gli anni ’70 e ’90

Il clan Perna‑Pranno nasce in seguito alla divisione interna alla storica ‘ndrina Perna di Cosenza. Dopo l’omicidio del boss Luigi Palermo nel 1977, la cosca si spacca: da una parte si forma il gruppo Perna‑Pranno‑Vitelli, dall’altra i Pino‑Sena. A caratterizzare quel periodo è la cosiddetta “faida di Cosenza”, una guerra cruenta tra le due fazioni che porta decine di omicidi tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, proclivi all’alleanza con altri gruppi come gli Africano di Amantea e i Serpa di Paola.
Omicidi e violenze nella cosca
La faida registra circa 27 omicidi, inclusi figure di spicco come l’edicolante Francesco Paone nel 1978 e l’avvocato penalista Silvio Sesti nel 1982. Il conflitto esplode con violenza nel territorio di Amantea e Paola, fino a culminare nel 1986 con l’uccisione del direttore del carcere di Cosenza, Sergio Cosmai, eseguito per imporre dominio sul territorio e consolidare potere.
Verso la pace… e nuove scissioni
Verso la fine degli anni ’80 la tensione decresce, ma non l’ambizione dei criminali. All’interno del clan Perna‑Pranno emergono tensioni che portano 46 ulteriori omicidi fino al 1989. Solo all’inizio degli anni ’90 si arriva a una tregua formale, ma la struttura del clan rimane estremamente complessa. L'inchiesta e poi il processo Garden danno un duro colpo alla cosca.
Riorganizzazione e affermazione nel nuovo millennio
Negli anni 2000 le autorità mettono in atto operazioni come "Star Price" (2002) e "Missing" (2006), accompagnate da arresti e sequestri, per sgretolare la rete criminale. I Perna‑Pranno emergono ancora sul terreno, assorbendo elementi residuali di altre cosche e diventando uno dei gruppi dominanti del cosentino.