Ponte sullo Stretto, Falcomatà attacca Salvini: “Solo propaganda, nessuna risposta al territorio”
Il sindaco di Reggio Calabria denuncia l’assenza di confronto e trasparenza sulla grande opera: “Dal governo nessuna risposta su espropri, fondi, impatto ambientale e infiltrazioni mafiose”

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, non usa mezzi termini nel commentare la recente visita del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nella città dello Stretto, definendola “una passerella elettorale” priva di contenuti e risposte. «È l’ennesima dimostrazione di disprezzo verso le popolazioni locali – ha dichiarato Falcomatà –. Lo scorso 29 maggio gli avevo consegnato un dossier con richieste dettagliate da parte del territorio, ma a distanza di oltre due mesi non è arrivata alcuna risposta». Per il sindaco, la scelta di ignorare i Comuni coinvolti e la cittadinanza è un chiaro segnale della volontà del ministro di escludere ogni confronto reale sull’opera del Ponte sullo Stretto, da lui definita un semplice “feticcio elettorale”.
Ponte sullo Stretto, nessuna risposta sui nodi irrisolti
Falcomatà elenca una lunga serie di questioni rimaste inevase, che secondo lui evidenziano l’inconsistenza del progetto così come proposto dal governo. Nessuna informazione è stata fornita sul definanziamento dell’Alta Velocità, un’opera per la quale mancano ancora 17 miliardi di euro. Nessun chiarimento sugli espropri, sull’impatto dei cantieri sulle comunità locali, né sulle prescrizioni ambientali non rispettate. A preoccupare è anche la totale assenza di garanzie sul fronte delle infiltrazioni mafiose, oltre all’opacità nel dirottamento dei fondi di Coesione, originariamente destinati a scuole, asili e infrastrutture nel Sud. Nessuna notizia, inoltre, su opere strategiche come la SS 106, il raddoppio della linea ferroviaria jonica o la manutenzione delle strade provinciali.
“Non un no ideologico, ma una richiesta di ascolto”
Il sindaco di Reggio Calabria ribadisce che da parte dell’amministrazione comunale non c’è mai stato un rifiuto ideologico alla costruzione del Ponte. Al contrario, si è sempre chiesto un coinvolgimento reale delle comunità locali, attraverso un dialogo concreto e trasparente. «Non slogan, ma carte alla mano e risposte sui temi – ha concluso Falcomatà –. Salvini evita il confronto perché sa bene che, entrando nel merito, la sua propaganda crollerebbe». La mancata partecipazione del sindaco all’evento di Santa Trada è stata dunque una scelta consapevole, motivata dalla convinzione che il territorio meriti rispetto e risposte, non passerelle politiche.