Clan Morabito, dalle origini calabresi alla rete criminale globale
Radici ad Africo, traffici su scala mondiale: l’ascesa di una ‘ndrina tra narcotraffico, latitanza e infiltrazioni istituzionali

Il clan Morabito rappresenta un esempio emblematico di come la ’ndrangheta si sia trasformata da fenomeno rurale calabrese a organizzazione criminale globale. La capacità di adattamento e la presenza diffusa, insieme a rapporti stretti con organizzazioni internazionali, ne fanno ancora oggi un protagonista nel panorama criminale mondiale.
Origini e struttura
Il clan Morabito, noto come ‘Ndrina Morabito, nasce ad Africo, nella Locride, ed è oggi uno dei gruppi criminali più influenti della ’ndrangheta. Basato su legami familiari, ha costruito nel tempo una solida struttura interna, espandendo la sua influenza anche nel Nord Italia e all’estero.
Ascesa criminale: dal contrabbando al narcotraffico
Negli anni ’60 e ’70, il clan si segnala per attività di contrabbando, traffico di armi ed estorsioni, con episodi violenti come la strage di Locri nel 1967. Negli anni ’80, la ‘ndrina intensifica l’esportazione di eroina e getta le basi per il successivo traffico di cocaina, stringendo alleanze con altre cosche calabresi e con reti criminali internazionali.
Faide e leadership
Durante la faida di Motticella (anni ’80), il clan si scontra con le cosche locali causando numerose vittime. In questo contesto emerge Giuseppe “’u Tiradrittu” Morabito, che guidò il clan fino alla sua cattura nel 2004, dopo una lunga latitanza.
Latitanza, arresti e successione
Il figlio di Giuseppe, Rocco “’u Tamunga” Morabito, diventa leader del clan, dirigendo un enorme traffico di cocaina tra Sud America ed Europa. Latitante dal 2001 al 2017 tra Uruguay e Brasile, viene arrestato, evade e catturato di nuovo nel 2021. Il suo caso testimonia la strategia globale del clan.
Diffusione territoriale
Oltre alla Calabria, il clan opera in Lombardia – con base a Milano, soprattutto all’Ortomercato – e nelle province di Varese, Como, Monza e Brianza. Sotto copertura legale gestisce locali notturni e si infiltra in appalti. È presente anche a Roma (Flaminio), Genova e in altre aree strategiche.
Infiltrazioni e riciclaggio
Tra i meccanismi più pervasivi del clan vi sono le connessioni con ambienti politici e imprenditoriali, infiltrazioni in gare e appalti pubblici, e complesse operazioni di riciclaggio tramite cooperative edilizie e investimenti internazionali, spaziando dal Nord Italia fino al Sud America.
Prospettive e resilienza
Nonostante numerosi arresti di esponenti di vertice (Giuseppe, Rocco, nipoti e affiliati), il clan Morabito rimane attivo, grazie a strutture resilienti, relazioni familiari, presenza capillare sul territorio e rete internazionale criminale. Continua a svolgere un ruolo centrale nel narcotraffico, nell’estorsione e nel riciclaggio.