Giovanni Manoccio
Giovanni Manoccio

Tre anni difficili, segnati da un processo che ha messo a dura prova la vita personale e politica di Giovanni Manoccio, ex sindaco di Acquaformosa e figura di spicco nel panorama dell’accoglienza migranti in Calabria. Al centro delle accuse, un presunto tentativo illecito di gestione dell’associazione “Don Vincenzo Matrangolo”, punto di riferimento per l’integrazione e il sostegno ai rifugiati. L’indagine lo vedeva coinvolto insieme ad altri soggetti con l’accusa di associazione a delinquere. Il lungo iter giudiziario si è però concluso con una sentenza netta: assoluzione piena perché “il fatto non sussiste”.

La reazione: “La verità è venuta fuori”

All’indomani della sentenza, Manoccio ha affidato ai social parole forti, cariche di amarezza ma anche di sollievo. Ha ringraziato i suoi legali – gli avvocati Lidia Vicchio e Adriano D’Amico – per averlo difeso in un processo che ha definito come un vero e proprio tentativo di distruggere la sua reputazione. Ha inoltre annunciato una diretta Facebook per raccontare pubblicamente le “malefatte” di chi – a suo dire – ha cercato di screditarlo, approfittando del suo ruolo e della sua generosità. “La legge ha prevalso, ma le sofferenze restano”, ha scritto, definendo “indecenti, indecorosi e vigliacchi” alcuni protagonisti di questa vicenda.

Un modello di accoglienza sotto attacco

L’associazione “Don Vincenzo Matrangolo”, guidata per anni da Manoccio, è stata un modello a livello nazionale per l’accoglienza diffusa nei piccoli comuni, in particolare durante l’emergenza Nord Africa del 2011. Proprio quella esperienza, che aveva ricevuto l’attenzione dei media e del Ministero dell’Interno, era finita sotto la lente degli inquirenti. Tuttavia, già negli anni scorsi le inchieste penali erano state archiviate per mancanza di prove. Oggi, con la sentenza di assoluzione definitiva, viene riconosciuta la piena legittimità dell’operato di Manoccio e dell’associazione. Un epilogo che restituisce dignità a una figura che ha fatto dell’inclusione il pilastro della sua attività politica e sociale.