Vigili del fuoco impegnati fra Portapiana e Donnici
Vigili del fuoco impegnati fra Portapiana e Donnici

Con le temperature che sfiorano i trenta gradi e l’aria che comincia a seccarsi, la città di Cosenza si trova a fare i conti con la drammatica conseguenza dei primi giorni di caldo intenso: l’escalation di incendi in aree verdi. Il sole cocente unito alla vegetazione secca diventa il mix perfetto per i roghi, e purtroppo – come già tristemente avvenuto negli anni scorsi – qualcuno continua a dare fuoco a sterpaglie e piccoli boschi, spesso vicino a strade e abitazioni.

Squadre 115 sul piede di guerra

Proprio nelle ultime ore, gli uomini del 115 sono stati chiamati d’urgenza per un incendio in un tratto di vegetazione tra Portapiana e Donnici. Le fiamme, alimentate da arbusti secchi e dal vento caldo, si sono propagate rapidamente, avanzando fino a non più di pochi centimetri dalla carreggiata. Il pronto intervento delle squadre ha evitato una problemi più seri: la vicinanza del rogo alla strada avrebbe potuto causare danni ingenti, sia alla circolazione sia alla sicurezza dei conducenti.

Un’azione fulminea evita il peggio

Grazie alla coordinazione tra le unità di terra e gli automezzi antincendio, il fuoco è stato contenuto in tempi rapidi. I Vigili del Fuoco hanno circoscritto l’area, impedendo che le fiamme raggiungessero arbusti più densi o, peggio, si estendessero verso le case limitrofe. Particolarmente strategico è stato il loro operare a pochi passi dall’asfalto, un contesto che ha reso l’intervento ancora più delicato.

Più caldi, più fiamme: un problema ciclico

Con il cambio stagionale che porta afa e siccità, cresce anche la pressione sugli organi di soccorso. Già da diversi anni, negli stessi mesi estivi, Cosenza registra un’impennata di incendi – in molte occasioni dovuti a comportamenti incoscienti, come l’abbandono di mozziconi accesi o accensioni in contesti proibiti. Questo fenomeno, se non opportunamente contrastato da attività di prevenzione e controllo, rischia di replicarsi con conseguenze devastanti.