Neonato morto a Trebisacce, i genitori avrebbero rifiutato il ricovero in ospedale
La comunità sotto shock, mentre la Procura analizza la documentazione medica e ascolta i testimoni chiave

La tragica morte del neonato Elia avvenuta a Trebisacce dopo un parto domiciliare prematuro ha scosso profondamente la comunità locale. La Procura ha avviato un'indagine per fare luce sulle cause del decesso e ha disposto il sequestro della salma, in attesa dell'autopsia che potrebbe fornire elementi determinanti.
Il parto prematuro e le dimissioni volontarie
Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo era nato prematuramente in casa, assistito da due ostetriche. Dopo il parto, il neonato avrebbe mostrato difficoltà, spingendo i genitori a recarsi presso l’ospedale di Corigliano Rossano. I medici, valutate le condizioni del piccolo, avevano suggerito il ricovero per monitorarne lo stato di salute. Tuttavia, la coppia avrebbe deciso di firmare le dimissioni volontarie, scegliendo di tornare a casa. Poche ore dopo, il neonato è deceduto.
L’intera vicenda ha lasciato sgomenta la comunità di Trebisacce, con il sindaco che ha espresso vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore: "La nostra cittadina è affranta, siamo tutti vicini ai genitori del piccolo".
Si procede con le indagini
Parallelamente, le forze dell’ordine stanno procedendo con l’analisi della documentazione medica e l’ascolto dei testimoni chiave per chiarire eventuali responsabilità. In particolare, le due ostetriche che hanno assistito il parto verranno interrogate per ricostruire le condizioni del neonato nelle sue prime ore di vita. Anche il personale sanitario dell’ospedale fornirà la propria versione dei fatti, spiegando le motivazioni dietro la raccomandazione del ricovero.
L’autopsia, prevista nelle prossime ore, sarà un passaggio fondamentale per comprendere se la morte del neonato sia stata causata da complicazioni legate alla nascita prematura o se siano intervenuti altri fattori. La Procura valuterà se sussistano eventuali negligenze nella gestione del parto e del trattamento successivo.
L’episodio ha acceso nuovamente il dibattito sulla sicurezza dei parti domiciliari, soprattutto in situazioni di rischio come quelle legate a nascite premature. In attesa degli esiti investigativi, la comunità di Trebisacce resta in attesa di risposte, mentre i familiari del piccolo affrontano un dolore incolmabile.