Le famiglie storiche della ‘ndrangheta: un profilo delle principali cosche calabresi
Origini, struttura e nomi delle ‘ndrine più influenti nel panorama criminale calabrese, con un impatto profondo sulla società e sull’economia della regione
La ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale di tipo mafioso, come è noto, nata in Calabria, riconosciuta come associazione a delinquere e considerata tra le più potenti e pervasive realtà criminali operanti in Italia e all’estero. Si articola in gruppi locali autonomi chiamati ’ndrine, spesso fondati su legami di sangue e parentela, che controllano territori e attività illecite in ambiti geografici specifici ma con ramificazioni che superano i confini regionali. Nel corso del Novecento e nei decenni successivi alla sua nascita, la ‘ndrangheta ha esteso la sua influenza sul territorio calabrese e oltre, consolidando clan che ancora oggi rappresentano punti di riferimento per affari criminali, potere sociale e controllo economico.
I Piromalli: potere e controllo nel porto di Gioia Tauro
Una delle famiglie storiche più potenti è la ‘ndrina Piromalli, radicata nella zona di Gioia Tauro, uno snodo fondamentale per traffici e attività illecite in Calabria. Sorta negli anni del boom economico, questa cosca ha consolidato la propria influenza sia sul piano criminale sia su quello economico, specialmente in relazione ai grandi progetti infrastrutturali realizzati nell’area. La gestione di appalti, subappalti, estorsioni e l’infiltrazione negli affari legali e illegali hanno reso questa ‘ndrina uno dei clan più temuti e rispettati della ‘ndrangheta.
Pesce e Bellocco: i clan della piana di Gioia Tauro
Nel territorio della piana di Gioia Tauro operano anche altre ‘ndrine di rilievo. La Pesce ‘ndrina è considerata tra le più potenti, con attività che spaziano dal racket all’usura, dal traffico di stupefacenti al controllo di importanti settori commerciali e lavorativi nella zona di Rosarno.
Accanto ad essa, la Bellocco ‘ndrina rappresenta un’altra struttura con base a Rosarno e nei comuni limitrofi, nota per il traffico di droga, l’usura, l’estorsione e la penetrazione negli affari economici legali della zona. Queste cosche operano spesso in stretta cooperazione con altre famiglie e hanno consolidato alleanze di lunga data.
Mancuso: il clan dominante del Vibonese
La Mancuso ‘ndrina è considerata una delle cosche più influenti dell’intera ‘ndrangheta, con base territoriale nei comuni di Limbadi e Nicotera, nel Vibonese. I Mancuso si sono caratterizzati per una capacità di estendere i propri affari oltre la Calabria, mantenendo alleanze con altre famiglie e contatti consolidati anche nel Nord Italia e oltre. La struttura organizzata della cosca le ha permesso di imporsi come uno dei principali attori criminali in ambito calabrese, con ramificazioni economiche strategiche.
Cataldo e Cordì: rivalità nell’area di Locri
Nel comprensorio della Locride, un’area particolarmente nota per la presenza di ‘ndrine radicate, storicamente spiccano la Cataldo ‘ndrina e il clan Cordì, impegnati in una lunga faida che dura da decenni. Queste famiglie, entrambe molto radicate nel tessuto locale, hanno influenzato non solo il corso della criminalità nell’area jonica calabrese ma anche le dinamiche sociali e di potere tra i gruppi criminali, segnando pagine significative nella storia della ‘ndrangheta regionale.
De Stefano e Araniti: presenze consolidate nel reggino
Nella provincia di Reggio Calabria, considerata storicamente la culla della ‘ndrangheta moderna, la De Stefano ‘ndrina è riconosciuta come una delle cosche storiche più potenti e influenti. Basata nella periferia di Reggio Calabria, questa famiglia ha consolidato relazioni e alleanze con altri clan di alto profilo e ha avuto un ruolo centrale in grandi indagini contro la mafia, con un peso notevole nel controllo delle attività criminali e nella gestione degli affari illeciti.
Un’altra ‘ndrina di rilievo nella stessa area è la Araniti, radicata in una delle frazioni reggine. Secondo le indagini, questa cosca ha detenuto per anni un notevole controllo sulle attività economiche e commerciali del tessuto urbano, rappresentando un elemento di spicco del panorama criminale locale.
Una presenza che influenza la Calabria e oltre
Le famiglie della ‘ndrangheta non sono semplici gruppi criminali isolati, ma fanno parte di una rete strutturata e interconnessa che esercita forte controllo sociale, economico e culturale in molte aree della Calabria. Basandosi su vincoli di sangue, alleanze e rivalità storiche, queste ‘ndrine hanno saputo adattarsi e prosperare nei decenni, estendendo la loro influenza ben oltre i confini regionali e nazionali, con legami nei principali mercati del narcotraffico mondiale e attività illecite diversificate che spaziano dal racket alla gestione criminale di risorse economiche.
La sfida dello Stato e della società civile
Contrapporsi alla ‘ndrangheta rimane una delle sfide più complesse per lo Stato italiano e per le comunità calabresi. Il fenomeno non è un semplice retaggio culturale, ma una realtà criminale profondamente radicata che richiede un’azione coordinata di contrasto istituzionale e un impegno sociale continuo per ridurre la sua influenza nelle realtà locali e promuovere culture di legalità. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadinanza attiva sarà possibile limitare l’impatto di queste organizzazioni sulla vita economica e sociale della Calabria e dell’intero Paese.