Cosenza, storica registrazione all’anagrafe: una bambina riconosciuta figlia di due madri
In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, una bimba di due anni ottiene il riconoscimento ufficiale di entrambe le madri, unite civilmente dal 2021

Una bambina di due anni è la prima cittadina di Cosenza a essere ufficialmente riconosciuta come figlia di due donne unite da vincolo matrimoniale. Si tratta di Maria Ammirata e Melina Merli, sposatesi il 20 agosto 2021 ad Altomonte. Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha dato seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 68 del 22 maggio 2025), apponendo sull’atto di nascita della minore il nome della madre intenzionale.
La sentenza della Consulta
La pronuncia della Consulta ha dichiarato incostituzionale la norma che impediva alla madre intenzionale – ovvero la compagna della donna che ha partorito – di essere riconosciuta come genitore, anche nei casi in cui vi fosse un consenso esplicito e condiviso al ricorso alla procreazione medicalmente assistita, pur se effettuata all’estero. Una svolta attesa da molte famiglie arcobaleno italiane.
I nuovi diritti per la bambina
Con l’annotazione anagrafica, Maria Ammirata acquisisce ufficialmente lo status di madre della bambina nata dalla compagna Melina Merli. Il riconoscimento implica anche la piena tutela dei diritti della minore: affettivi, patrimoniali, educativi e successori. La prossima tappa sarà la richiesta, davanti all’autorità giudiziaria, di aggiungere il cognome della madre intenzionale al nome della bambina.
La battaglia continua
Seguite dall’avvocata Mariafrancesca Colistra, le due donne hanno sottolineato come questo risultato sia solo un primo traguardo: “Lo stesso iter giuridico al momento è negato a coppie di uomini – hanno dichiarato – quindi continueremo a batterci affinché a tutti i bimbi, come nostra figlia, vengano riconosciuti i loro diritti. Queste sono battaglie di legalità e civiltà che dobbiamo portare avanti tutti insieme”.
Un precedente per la città e oltre
Il riconoscimento registrato a Cosenza rappresenta un precedente importante per il Sud Italia e per l’intero Paese. Non solo testimonia l’applicazione concreta di una sentenza costituzionale, ma pone la città calabrese in prima linea sul fronte della tutela delle nuove forme familiari, affermando un principio fondamentale: ogni bambino ha diritto a essere riconosciuto da chi lo ama e lo cresce, indipendentemente dal genere dei genitori.