Anziano muore senza assistenza domiciliare a Longobucco, Scutellà chiede chiarimenti urgenti
La pentastellata denuncia le criticità della sanità nelle aree interne della Calabria e presenta un’interrogazione alla Regione
Profonda preoccupazione viene espressa dalla capogruppo in consiglio regionale del Movimento Cinque stelle Elisa Scutellà per quanto accaduto a Longobucco, dove un anziano di 88 anni è deceduto senza aver mai ricevuto le cure domiciliari e i dispositivi medici prescritti al momento delle dimissioni ospedaliere. Un episodio che riaccende i riflettori sulle difficoltà strutturali dell’assistenza sanitaria nelle aree interne calabresi.
La vicinanza alla famiglia e la denuncia dell’abbandono
«Desidero innanzitutto esprimere la mia vicinanza alla famiglia per questa perdita dolorosa», afferma Scutellà, sottolineando come l’accaduto rappresenti «un grave segnale dell’abbandono delle aree interne della Calabria, dove la fragilità dei cittadini si scontra con ritardi e inefficienze del sistema sanitario». Secondo la capogruppo regionale, la continuità assistenziale non può restare un principio solo formale, ma deve tradursi in interventi concreti, soprattutto a tutela delle persone più vulnerabili.
Interrogazione urgente in consiglio regionale
Alla luce dei fatti, Elisa Scutellà ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere l’attivazione di tutte le iniziative necessarie a verificare quanto accaduto e ad assicurare il rispetto delle prescrizioni sanitarie post-dimissione. L’obiettivo è fare chiarezza sulle responsabilità e prevenire il ripetersi di situazioni analoghe.
Il diritto alla salute nelle aree interne
«Non possiamo più accettare che i cittadini delle aree interne della Calabria restino soli nei momenti di maggiore fragilità», conclude Scutellà. «È urgente un impegno concreto della Regione per garantire a tutti, indipendentemente dal luogo di residenza, il diritto a cure tempestive e adeguate». Una richiesta che richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, affinché il diritto alla salute sia effettivamente tutelato in ogni parte della regione.